BRINDISI – Serata da consegnare agli annali per l’Happy Casa Brindisi, che piega meritatamente tra le mura amiche del PalaPentassuglia anche l’Olimpia Milano, al termine di un match che è stato sempre in controllo per capitan Zanelli e compagni, che si sono presentati alla palla a due priivi di Thompson e Perkins, fermati dal Covid e del lungodegente Harrison, con Alberto Morea che ha assolto (brillantemente), al ruolo di head coach dal momento che l’esito dei tamponi effettuati aveva costretto anche coach Vitucci allo stop.
Brindisi coglie un successo che le consente di agganciare la vetta della classifica, in coabitazione proprio con l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna, quando mancano 4 giornate alla fine della regular season.
Considerando il 2-0 negli scontri diretti in favore dell’Happy Casa maturato contro le due corazzate (che incroceranno i propri destini sabato prossimo al Mediolanum Forum, palla a due alle ore 20.15), la gara da dover recuperare contro il Banco di Sardegna Sassari e un calendario tutto sommato “accessibile”, Brindisi ha concrete possibilità di attentare alla vetta della graduatoria finale.
In attesa di capire la posizione finale dell’Happy Casa Brindisi, per cui ci vorranno ancora poche settimane, i segnali non possono che essere positivi ed incoraggianti affinchè ci si possa continuare a divertire nel finale di stagione.
Brindisi si presentava alla palla a due priva della propria asse play- pivot e con il proprio leader offensivo, Harrison, ancora costretto a guardare i suoi compagni dal parterre. Non solo è riuscita ad avere la meglio della capolista, ma ha dato l’impressione sin dalle primissime battute della contesa, di star nettamente meglio degli avversari, dal punto di vista fisico-atletico, soprattutto.
Va detto che Milano aveva giocato 48 ore prima contro l’Efes nell’ultimo turno di Eurolega e che in Puglia non ha portato Hines, Datome, Micov e Roll, ma il peso specifico delle assenze, da una parte e dall’altra, risultava comunque bilanciato con Brindisi che ha colpito gli ospiti punendo la pigrizia difensiva ed a rimbalzo di alcuni suoi uomini chiave.
Il match gira nel terzo quarto, dopo che Milano aveva puntualmente rispedito al mittente le velleità di allungo mostrate dai padroni di casa. Brindisi gioca la sua pallacanestro fatta di ritmo e grandi spaziature offensive, riportandosi avanti e toccando il massimo vantaggio sul + 13 (63-50), ad inizio dell’ultima frazione di gioco grazie alla correzione in tap-in ed all’affondata in contropiede firmate da Visconti. Messina, a quel punto, mette in campo il quintetto d’assalto, che paga subito dividendi grazie a difesa, palloni recuperati e soluzioni rapide in attacco (leggasi canestri dalla lunga distanza di Rodriguez) che in un amen riportano sotto l’Olimpia sul 65-61. Ma Brindisi non ci sta e scava il solco grazie a Bostic (enciclopedico step-back a disorientare Tarczewski), allo svitamento baciato da ferro e tabellone di un superbo Willis ed al movimento in area di Krubally, che manda letteralmente al bar il malcapitato Biligha. Milano getta la spugna, troppa la differenza di intensità fisica, atletica ed emotiva tra le due squadre, con lo score che recita 80-71 per l’Happy Casa.
Incassati i complimenti di Messina, nel post partita Morea ha giustamente ricordato l’importanza di resettare l’adrenalina ed il morale carico a pallettoni che la squadra ha mostrato al termine della contesa e di guardare alla prossima battaglia che attende Brindisi.
Mercoledì l’Happy Casa sarà infatti di scena a Pesaro, contro una formazione rinfrancata dalla vittoria colta in trasferta sul campo della Fortitudo Bologna e che, legittimamente, vorrà giocarsi tutte le proprie chances di accesso alla post season. Bisognerà fare la conta di chi c’è e potrà mettersi in viaggio verso le Marche, in attesa di capire il nuovo esito dei tamponi a cui verranno sottoposti gruppo squadra e staff.
Palla a due alle ore 18.00 sul parquet della Vitrifrigo Arena.
Jacopo Lania