Home Politica Piatto ricco mi ci ficco, il Paguro Democratico esce la testa dal guscio: grandi manovre attorno all’Asi e alla nuova Giunta. Ecco i nomi più caldi
Piatto ricco mi ci ficco, il Paguro Democratico esce la testa dal guscio: grandi manovre attorno all’Asi e alla nuova Giunta. Ecco i nomi più caldi
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Piatto ricco mi ci ficco, il Paguro Democratico esce la testa dal guscio: grandi manovre attorno all’Asi e alla nuova Giunta. Ecco i nomi più caldi

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BRINDISI – Nelle prossime ore si terrà la riunione (risolutiva?) di maggioranza. La settimana prossima si dovrebbe eleggere il nuovo presidente dell’Asi. Due appuntamenti importanti per acquietare gli appetiti e riequilibrare le forze all’interno dei partiti di maggioranza.

In Giunta dovrebbero entrare Massimo Vitali in quota Impegno per Brindisi (all’Ambiente?), un tecnico al Bilancio e un assessore in quota al movimento di Gazzaneo. A tal proposito è possibile una sorpresa, ovvero l’indicazione di Emma Taveri, che andrebbe ad occupare il posto di Covolo e ad avocare a sé anche la delega al Turismo riservata a Pinto. Nessun ingresso in Giunta, invece, per Italia Viva. A questo quadro ipotetico si aggiunge la possibilità che vengano distribuite alcune deleghe ai consiglieri comunali.

Per chiudere il cerchio, la prossima settimana potrebbe essere eletto Vittorio Rina come presidente dell’Asi. Il Consorzio, nei prossimi mesi, assumerà un ruolo chiave perché ci saranno da gestire cospicue risorse nell’ambito dei finanziamenti previsti dal Recovery Fund per le Zes. Inoltre, essendo l’Asi proprietaria di terreni nella zona industriale ed essendo attrezzata nella fornitura di servizi, molto probabilmente ospiterà impianti per la produzione di idrogeno da fotovoltaico, ma anche imprese per la costruzione di componentistica, su tutti gli elettrolizzatori. Accanto a questo, ci saranno poi gli investimenti previsti da Enel Logistics, i finanziamenti per trasformare la Cittadella della Ricerca nel motore della nuova hydrogen valley brindisina. Insomma, un bel giro di interessenze, di potenziali nuovi occupati, di spartizioni di potere politico. Pratiche fisiologiche e legittime, che vedono molto attivi enti e distretti di ricerca come il Ditne diretto dell’ex senatore PD Tomaselli; il Consorzio Asi la cui elezione del presidente uscente Bianco venne favorita dal consigliere regionale del PD Maurizio Bruno, tuttora particolarmente coinvolto emotivamente nelle vicende del Consorzio; il PD brindisino che, come detto, potrebbe indicare il nuovo presidente. E ancora, i sindacati e le associazioni di categoria, che non mancano da diverso tempo di farci pervenire il loro pensiero sull’importanza ad esempio dell’idrogeno. E poi c’è una categoria a parte, ancora non precisamente collocabile, che al momento si è limitata a esprimere il proprio scetticismo a medio-alta intensità verso il progetto di Edison. Parliamo di Massimo Ferrarese, del presidente uscente dell’Asi Bianco (non particolarmente convinto della localizzazione dell’impianto), del sindaco Rossi, del partito di centro Idea con Loiacono e Niccoli in prima linea.

Non resta dunque che vedere se, sistemati poltrone e interessi, la maggioranza intenderà spiegare come vorrà risolvere i problemi dei brindisini e quale modello di sviluppo economico e urbanistico vorrà abbracciare. Perché in questi tre anni scarsi di governo non lo abbiamo ancora capito. Per un nostro limite, ovviamente.