Piano Casa, Puglia Solidale e Verde: “Da Amati mistificazioni. Maggioranza e opposizione hanno affondato la sua proposta, convinti dall’arringa dell’Assessore”
BRINDISI – Premettiamo che non c’è da parte nostra un accanimento nei confronti del consigliere Amati, ma sentiamo urgente il bisogno di svelare le mistificazioni alla verità operate da Amati.
Materia del contendere, a detta del consigliere Amati, è l’allaccio dell’acqua e della fogna per alcuni insediamenti residenziali alla periferia di Brindisi, oggetto di una sanatoria con un Piano di Recupero, in quanto abusivi. L’assessore all’urbanistica di Brindisi, il professore Dino Borri, nei giorni scorsi aveva espresso la sua contrarietà all’idea di Amati di sanare, adottando ancora una volta in maniera troppo estensiva il Piano Casa, gli ampliamenti, sopravvenuti nel tempo, di quelle decine di appartamenti ancor oggi abusivi.
In Consiglio Regionale, lo scorso 23 febbraio, l’arringa del consigliere Amati, funzionale a un avvallo della sua proposta, ha fatto flop per la requisitoria della collega assessora Anna Grazia Maraschio. Man mano che l’Assessora snocciolava dati tecnici e incontrovertibili sull’inapplicabilità dell’utilizzazione forzata del Piano Casa proposta da Amati, lo stesso si è trovato di fronte Consiglieri di maggioranza e di minoranza, che silenziosamente, e per lui inaspettatamente, cambiavano idea e si allineavano alla Maraschio. Ne è seguita una sospensione del Consiglio che, riconvocato lo scorso 9 marzo, ha portato a formulare un voto nella direzione indicata dall’Assessora.
L’epilogo, amaro per Amati, ha avuto nei titoli di coda esternazioni pesanti e scomposte, a cui l’avvocato fasanese ci sta abituando. E allora giù con “incredulità, difesa dei deboli, storia e identità vendoliane, Consiglio venduto, inadeguatezza degli argomenti tecnici altrui” a comporre il suo percorso oratorio, sia che usi la sala del Palazzo di via Gentile, un social o il microfono di un giornalista.
Rivolgiamo nuovamente un invito ad Amati a iniziare un dialogo sereno sull’argomento, in cui le competenze tecniche e politiche di tutti possano essere messe a confronto per il bene della Comunità pugliese.
I cittadini, i diritti, l’ambiente non sono temi negoziabili né tanto meno possono essere utilizzati per acquisire e immagazzinare consenso elettorale. Poi, come ha ribadito in Consiglio la stessa assessora Maraschio, è impegno di tutti trovare la corretta soluzione per il problema di questi cittadini pugliesi.
Puglia Solidale e Verde