BRINDISI – A margine dell’incontro in Conferenza dei Capigruppo con Edison confermo il nostro favore nei confronti del progetto, come già espresso in più sedi. La zona franca doganale a Capobianco esclude anche qualsiasi discussione sulla localizzazione. Attenzione: non è la svolta occupazionale, ma si tratta comunque di un’opera imprescindibile per rendere più competitivo, strategico e green il nostro porto.
Consentitemi un paio di considerazioni di carattere personale, adesso.
Diventa sempre più evidente l’occasione persa rappresentata dal rigassificatore: con esso non avremmo avuto nè i tubi di Tap Snam nè questo deposito oggi. Ai vantaggi già esposti si sarebbe aggiunta la catena del freddo su cui tanto si parla, spesso a vanvera, e di conseguenza un grandissimo volano per lo sviluppo del nostro territorio.
Così come sono demenziali le rimostranze di certe sigle ambientaliste che contro lo stesso rigassificatore a Capobianco sfilarono sui corsi ed oggi lì vogliono piazzarci questa opera. Le stesse sigle che in altre realtà italiane hanno accolto con soddisfazione questo tipo di investimento, mentre a Brindisi sono fossilizzati sul NO.
Solite, strane, storie brindisine…