Gli assessori restano tutti al loro posto. Il PD propone una maxi-variante sulla litoranea per stanare Borri e sul porto sposa la linea dell’Autorità portuale
BRINDISI – Il PD riproporrà gli assessori uscenti. È immaginabile che anche BBC e il Sindaco faranno la stessa cosa. E quindi si ritornerà al punto di partenza.
Prima dei nomi, però, vengono i programmi, che difficilmente possono prescindere dagli interpreti. Se Borri dovesse restare al proprio posto, ad esempio, sarà difficile che alcuni punti programmatici che il PD sottoporrà al Sindaco troveranno applicazione. E senza l’accettazione da parte del Sindaco di quei 10 punti programmatici, l’assemblea del PD ha decretato che l’esperienza amministrativa terminerà qui. Almeno a parole.
Borri accetterà proposte come quella di una maxi variante al Piano regolatore generale su un tratto di costa lungo 10 km (soluzione figlia del fatto che ci si è resi conto che il Pug non vedrà la luce nemmeno nel corso di questa consiliatura), che preveda il cambio di destinazione d’uso e la sanatoria degli abusivismi insistenti in contrada Beltlemme, Acque Chiare e Posticeddu? Accetterà d’un tratto supinamente l’impostazione dell’Autorità portuale sulle opere portuali e sullo sviluppo del porto? Perché questo è intenzionato a chiedere il PD, e difficilmente su questi temi PD e BBC/Sindaco troveranno una sintesi, anche senza Borri. Ciò, al netto delle politiche industriali, che non compaiono nei 10 punti programmatici del PD ma che rappresentano un argomento dirimente per lo sviluppo della città. Anche su questo tema, tra l’altro, si sono già registrate diverse sensibilità all’interno della maggioranza sulle vicende Eni Versalis ed Edison, e certamente non mancheranno occasioni nei prossimi due anni nelle quali verranno rimarcate le diversità di vedute tra le due anime dell’Amministrazione comunale.
E tra i 10 punti non compare neppure la soluzione per la problematica delle contrade. L’unico elemento emerso dall’assemblea è che la strada proposta dalle opposizioni è da ritenersi impercorribile. La soluzione è rimessa ad un generico accordo con la Regione, ma forse una indicazione tecnica di come il PD intende affrontare questa scottante situazione è necessario inserirla.
Per il resto, al Sindaco saranno sottoposti tanti buoni propositi, la cui riuscita neppure dipende strettamente dal Comune: il Capannone Montecatini trasformato in terminal crocieristico; l’area ex Pol candidata a zona franca doganale (ma non c’era un progetto finanziato con riserva per realizzarne un parco/zona umida?); una bicipolitana da strutturare attraverso la partecipazione a un bando (tra il dire e il fare c’è di mezzo il Piano Urbano della Mobilità Sostenibilità); il Pta del Di Summa per il quale mancano ancora all’appello più di 20 mln; ecc, ecc.
Tra autocandidature alla carica di Assessore al Mare come quella di Donato Caiulo avanzata dal Propeller e libri dei sogni Vol. 2, questa consiliatura si avvia stancamente verso il rettilineo finale. Riusciranno i nostri eroi a imprimere in extremis un’accelerata alla fiacca azione amministrativa?