BRINDISI – Sebbene siano ormai trascorse settimane dalla revoca delle deleghe agli assessori, Rossi non è ancora in grado di ricomporre l’organo esecutivo.
È evidente che la coalizione di sinistra con la quale Rossi promise di governare la città non esiste più, essendosi profondamente modificati gli assetti e gli equilibri.
La trasmigrazione dei consiglieri eletti nella lista Leu in un gruppo autonomo, la frantumazione di Ora Tocca a Noi, la costituzione del gruppo consiliare di Italia Viva (che sulla questione del deposito costiero Edison si è spaccato) sono esempi tangibili delle fibrillazioni che attanagliano questa amministrazione sin dagli esordi.
All’inizio di questa crisi, Rossi aveva promesso un rilancio dell’azione amministrativa, ma di un nuovo programma non vi è traccia, segno evidente che è in atto una lotta intestina per accaparrarsi poltrone e visibilità personali.
Insomma la solita pantomima della peggiore e triste politica provincialotta che vede nel posizionamento personale l’unico obiettivo da perseguire se è vero, come lo è, che la maggioranza non ha visto aumentare i numeri, semmai li ha visti diminuire.
Ci chiediamo se la soluzione dei problemi di una città complessa come Brindisi sia al primo posto per questa amministrazione o se, come pare di capire, la spartizione delle poltrone la faccia ancora una volta da padrona.
Ci chiediamo quanto tempo ancora si dovrà aspettare per conoscere il progetto di rilancio dall’azione amministrativa annunciato settimane addietro da Rossi.
La città è stanca del ‘tiriamo a campare’ finché si può. Cosi facendo, si rischia di condannare Brindisi a sprofondare sempre più nel baratro.
Anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno, ma nessuno sarebbe disposto a portarlo al polso.
Livia Antonucci
Coordinatore Cittadino FI Brindisi