Home Politica Cingolani firma l’Aia per Versalis, Rossi parla di scandalo e annuncia un ricorso. Il PD da che parte sta?
Cingolani firma l’Aia per Versalis, Rossi parla di scandalo e annuncia un ricorso. Il PD da che parte sta?
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Cingolani firma l’Aia per Versalis, Rossi parla di scandalo e annuncia un ricorso. Il PD da che parte sta?

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BRINDISI – Il 3 marzo il Ministro Cingolani ha firmato il decreto di Riesame dell’Aia per Eni Versalis. Oggi, a distanza di 20 giorni, si legge sul Quotidiano di Brindisi della reazione veemente del Sindaco Rossi che parla di provvedimento scandaloso e annuncia ricorso. Che ha i suoi costi, va sempre ricordato. Ma se le ragioni sono valide, non ci sono soldi che tengano. Ma le ragioni sono valide?

Non si può fornire una risposta al momento perché il Sindaco contesta la mancanza nell’Aia di un piano di monitoraggio capillare, ma in realtà, sempre nell’Aia, si vincola l’efficacia del provvedimento ad un accordo con la società entro i 6 mesi successivi il rilascio del decreto.

Eni Versalis, insomma, deve necessariamente concordare con le autorità di controllo e con Arpa l’implementazione del piano di monitoraggio richiesto dal Sindaco. Nel decreto, infatti, si rimanda a quanto dettato dal rappresentante unico delle Amministrazioni statali nel corso dell’ultima conferenza di servizi, ovvero che “Sono state poste nel citato parere al Gestore ulteriori due prescrizioni/condizioni: la prima che la società provveda entro 6 mesi a trovare un accordo con le autorità di controllo per la gestione e l’implementazione delle centraline di misura della qualità dell’aria situata all’interno dell’area; l’altra di trovare un accordo entro 6 mesi con ARPA Puglia sia per la definizione di un monitoraggio all’interno dell’area dello stabilimento con l’installazione di un numero congruo di campionatori per COEV e NHMC sia per il campionamento che l’eventuale monitoraggio e registrazione in continuo dei pozzetti di tutti gli scarichi parziali”.

Pertanto le richieste del Sindaco non sono state ritenute irricevibili, tutt’altro. E allora perché questo furore a 20 giorni dalla firma del decreto, con 6 mesi davanti per siglare un accordo vincolante tra società e autorità di controllo al fine di ottenere quanto desiderato da tutti? Non ci si fida delle autorità di controllo e di Ispra, che annualmente dovrà relazionare sul rispetto di quanto prescritto?

Siamo alle solite. Si continuano ad agitare spauracchi, ad esacerbare gli animi in un gioco al massacro che sta dilaniando la comunità brindisina. Di tutta questa furia contro Eni Versalis, cosa ne pensa il PD? Cosa dice l’accordo programmatico di maggioranza in proposito?