Brindisi perde il doppio degli abitanti rispetto alla provincia, dimezzate le nascite in 10 anni e disoccupazione/povertà alle stelle
BRINDISI – All’interno dello studio realizzato da Anci e dal Comune di Brindisi si trovano dati allarmanti per la nostra città.
“Dal punto di vista demografico, dal 1991 al 2020, mentre l’Italia aumentava i suoi residenti del 6,11%, l’ISTAT segnala che il Comune di Brindisi ha perso il 10% dei suoi abitanti passando da 95.458 a 85.881 residenti e doppiando persino la perdita della provincia (-5,1%). I dati demografici ci presentano un quadro piuttosto problematico. Da un lato la costante emigrazione e la scarsa capacità di attrarre altri italiani e stranieri riduce il numero di persone in età fertile. Dall’altro, chi rimane fa meno figli: se nel 2009 nascevano 9,6 bambini ogni 1.000 abitanti, nel 2019 erano 5,9. Dal 2012 i decessi hanno superato le nascite e il dato non fa che accentuarsi, mentre l’età media della popolazione si alza anno dopo anno”.
A questo spaccato demografico sconsolante si affiancano i dati economici: “Dal punto di vista economico, Brindisi tende aricoprire gli ultimi posti in diverse classifiche. Nel rapporto annuale ICityRank di Forum PA (2019), il Comune risulta 96° su 107 capoluoghi di provincia per l’indice di “solidità economica” che raggruppa 21 indicatori divisi in tre aree. Nella classifica 2017 del reddito medio per contribuente Brindisi è 98° su 107 capoluoghi, 99° se si considera il reddito medio per abitante. Dal punto di vista occupazionale, occorre evidenziare la debolezza di un tessuto produttivo che nonostante l’importante storia industriale oggi arranca fra gli ultimi posti delle statistiche pugliesi. Nel 2018 si stima infatti che nel Sistema Locale del Lavoro di Brindisi fossero occupati il 33% dei residenti con 15 anni e oltre (34° sui 44 SLL pugliesi)”.