AstraZeneca è sicuro: no a terapie preventive, consultate il medico solo in presenza di questi sintomi o di queste malattie. E se siete soggetti a rischio trombosi, a maggior ragione dovreste fare il vaccino…
L’Ema ha valutato il vaccino di AstraZeneca sicuro, ovvero non associato all’aumento del rischio di eventi tromboembolici. Tuttavia l’Ema non ha escluso un legame con un raro tipo di trombosi, ovvero una “coagulazione intravascolare disseminata” dovuta all’occlusione di una vena del cervello. Questa trombosi atipica si riscontra in soggetti affetti da tumore del sangue o in donne in terapia estroprogestinica, essendosi notato un aumento di casi in giovani donne. Ma si tratta di pochi casi e di un tempo di osservazione troppo breve, pertanto si può essere in presenza di distorsioni.
Tra le avvertenze inserite nel bugiardino ci sarà l’indicazione di rivolgersi a un medico in caso di affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o a una gamba, mal di testa grave o in peggioramento, visione offuscata, sanguinamento, piccoli lividi multipli, macchie. In presenza di queste reazioni comuni alle terapie vaccinali, si procederà con trattamento anticoagulante. Non sarebbe consigliabile in nessun caso procedere con una terapia preventiva, cioè prima dell’iniezione vaccinale.
Alla luce di tutto ciò, è opportuno scegliere di vaccinarsi, anche e soprattutto in caso di persone che hanno una storia di trombosi o di rischio trombotico, perché il Covid fa registrare un rischio di complicanze tromboemboliche nel 15% di casi. Di converso, su 20 milioni di vaccinati nel Regno Unito con AstraZeneca si sono registrati solo 25 casi di trombosi.