D’Attis punzecchia Rossi: “Chiede più soldi per il Sud ma omette di aver fatto perdere un sacco di tempo alla sua città ostacolando lo sviluppo del porto”
BRINDISI – Mauro D’Attis punzecchia Riccardo Rossi, dopo che il Sindaco aveva scritto un post su Facebook: “In pieno stile “marziano” – scrive l’onorevole forzista – il Sindaco di Brindisi ora (non avendo altro da fare) si cimenta a valutare il lavoro del Presidente della Repubblica.
Come se nulla fosse accaduto in questi 3 anni, mentre chiede genericamente più risorse al Sud (cosa per la quale siamo già in prima linea) omette di aver fatto perdere un sacco di tempo alla sua città.
Ha ostentato appoggi politici di Ministri e sottosegretari attraverso i quali Contratti istituzionali di Sviluppo avrebbero dovuto portare milioni di euro (poi con una mia interrogazione abbiamo scoperto che era tutta fuffa).
Ha ostentato in ogni dove il suo rapporto con il Governatore pugliese. Peccato che la Regione Puglia di Emiliano a Brindisi neanche la stia pensando.
Infine ha pensato bene, nel frattempo, di ostacolare lo sviluppo del porto attraverso la realizzazione di importanti infrastrutture.
Guardiamo avanti. È meglio”.
Il Sindaco nelle scorse ore aveva scritto sulla sua pagina Facebook: “Una crisi incomprensibile, aperta irresponsabilmente in uno dei periodi più complessi e difficili della nostra storia si potrebbe chiudere la prossima settimana con il varo del Governo Draghi.
Un governo del tutti dentro, dal PD alla Lega di Salvini, dal M5S e Leu a FI e Italia Viva.
Un minestrone che al di là della retorica della responsabilità per le sorti del paese ben presto rischierà di esplodere per le evidentissime contraddizioni esistenti.
Sostenibilità, Transizione Energetica, Solidarietà come si declinano in questo scenario in cui c’è tutto ed il contrario di tutto?
Ma veniamo al primo punto su cui va dato atto a Salvini di essere uscito subito allo scoperto: la distribuzione dei fondi del Recovery tra Nord e Sud del paese.
Salvini avverte: i fondi del Recovery non sono da usare come dice Conte (ma aggiungerei in realtà come chiede l’Europa) in modo perequativo, per chiudere quel gap ormai insostenibile di infrastrutture, scuola e sanità tra il Sud ed il Nord.
Questo è un tema tutto politico.
È il tema sul quale al Sud ci giochiamo il futuro!
E qui vien fuori la prima grande scelta.
Io spero che PD, M5S, Leu impongano che la parte principale del Recovery, ben più della metà dei 209 miliardi di euro sia rivolta al Sud!
Un governo che nasce senza sciogliere subito questi nodi non è utile al Paese, non è utile al Sud”.