Combattè il nazismo, trovò la morte per mano dei comunisti: su Netflix l’incredibile storia di Milada Horakova

“Ho cambiato idea molte volte, riclassificato molti valori, ma, quel che resta come valore essenziale, senza il quale non potrei immaginare la mia vita, è la libertà di coscienza”.

Questo scrisse Milada Horakova – protagonista del film “Milada” disponibile su Netflix – a sua figlia pochi giorni prima della sua impiccagione, dopo aver resistito nel corso della sua vita prima al nazismo (fino al 1945) e poi al comunismo (dal 1948 al 1950, anno della sua morte). La Cecoslovacchia in tre anni si dimenticò la barbarie del regime totalitario nazista abbracciandone uno rivelatosi ancora più feroce, che portò alla morte di questa donna monumentale, che i nazisti risparmiarono (declassando la condanna alla pena di morte ad ergastolo) ma i comunisti no. Questa storia è la stella polare alla quale deve guardare chi dà la democrazia per scontata, chi sottovaluta la connaturata facilità dell’uomo di disattivare la sua umanità più volte in poco tempo, con una rapidità che dovrebbe farci riflettere e tenere alta la guardia. Domani ricorre il “Giorno del ricordo”: omaggiare Milada Horakova è un dovere morale, perché donne come lei hanno reso il mondo migliore.