Torcia a terra pronta entro l’estate. Dal Ministero: “A Brindisi eccesso di leucemie nei ragazzi, legame col benzene”
BRINDISI – A Roma c’è coscienza della situazione brindisina. Il rappresentante unico delle Amministrazioni Statali Attubato, infatti, nel suo intervento introduttivo nella conferenza di servizi conclusiva sul riesame Aia dell’impianto Versalis ha ricordato i problemi sanitari del territorio legati all’inquinamento. In particolare Attubato ha richiamato lo studio Sentieri pubblicato nel 2017, sottolineando come “In particolare le leucemie sono rilevanti poiché i fattori eziologici noti sono rappresentati dalle radiazioni ionizzanti e dalle esposizioni professionali in particolare dai composti organici volatili di benzene. A tale riguardo è stato segnalato un eccesso di tumori del sistema linfoemopoietico nel gruppo di età tra i 15 ed i 19 anni, inoltre gli uomini si osservano eccessi di ospedalizzazione per tutti i tumori e per malattie dell’apparato urinario mentre tra le donne si osserva un eccesso per tutti i grandi gruppi ad eccezione per le malattie dell’apparato urinario. L’installazione oggetto del presente procedimento è ubicata nel Sin di Brindisi area a forte pressione ambientale dove nonostante l’utilizzo delle BAT e il rispetto dei Land da parte di tutte le attività presenti non può essere esclusa la possibilità di superamento dei limiti sanitari in quanto la concentrazione complessiva è data dalla somma dei singoli contributi ammessi. Si segnala a tale proposito che lo scorso 20 maggio 2020 il Sindaco di Brindisi ha emanato l’ordinanza di sospensione dell’impianto di cracking per la produzione di etilene e propilene, dell’impianto oggetto del presente procedimento, sulla scorta di un peggioramento della qualità dell’aria e che nel 2015 Arpa Puglia ha riscontrato picchi di valori di benzene nell’aria durante l’accensione delle torce”.
Ed a proposito di emissioni di benzene, liberato nell’aria durante l’accensione delle torce del petrolchimico, il responsabile della Commissione Aia Mazzoni ha fornito una notizia positiva, ovvero la realizzazione della torcia a terra entro l’estate prossima, con conseguente abbattimento delle emissioni e alleggerimento delle problematiche registrate fino ad ora: “Ci sono state varie problematiche sfociate anche in una sospensione dell’impianto di Cracking nel luglio di quest’anno, che però potranno avere una soluzione definitiva e soddisfacente per tutti, laddove, sarà realizzata la torcia a terra, che è già stata assentita da un decreto del Ministre che è attualmente in costruzione. Risulta che i tempi del cronoprogramma, previsti dal decreto del Ministro, siano assentiti e rispettati e quindi è pensabile che
nella prossima primavera-estate la torcia a terra possa entrare in funzione”.