Tap-Snam, Amati: “Onore al Prof. Laforgia per serietà e chiarezza. 49 progetti da BR e LE, ma non conosciamo l’oggetto”
BRINDISI – “Pare che Lecce e Brindisi abbiano inviato il 28 dicembre scorso 49 schede progettuali, 39 Lecce e 10 Brindisi, per gli investimenti richiesti in relazione al gasdotto Tap e pipeline di interconnessione alla rete Snam. Ovviamente, siamo in attesa di conoscere il dettaglio di queste proposte e nel frattempo mi sento di attribuire il più grande onore al prof. Domenico Laforgia, che con il suo intervento di oggi ha chiarito con neutralità e serietà i gravissimi errori compiuti nella gestione del procedimento di realizzazione dell’importante infrastruttura energetica”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando l’audizione di oggi in quarta Commissione sugli investimenti relativi alla realizzazione del gasdotto Tap-Snam.
“Attendo di conoscere il contenuto delle 49 schede progettuali, così da poter sostenere il finanziamento rapido degli investimenti, nella speranza che dette proposte avanzate dalle due province siano state condivise con i sindaci e che abbiano come obiettivo non il campanile ma il rendimento duraturo. Sono nel frattempo soddisfatto di aver udito parole importantissime dal prof. Laforgia, che in qualche modo risarciscono le poche persone che in passato avvertivano, invano, sull’utilità dell’opera e sull’assurdità dello scontro messo in atto contro il gasdotto.
Sentire il prof. Laforgia tacciare di ‘schizofrenia’ la condotta politica seguita, perché ha offerto a Tap-Snam tutta la forza possibile per ridurre al massimo i notevoli investimenti che si sarebbero potuti chiedere, da un lato rincuora per l’amore di verità che coraggiosamente svela ma dall’altro offende, per l’odio alla serietà che sottende.
Tap e Snam, che attualmente servono tutte le case pugliesi con il loro gas e che realizzano 1.500 milioni di fatturato annui, si ritrovano oggi a negoziare da una posizione di forza, perché la condotta di ostilità non ha portato a nulla, com’era prevedibile, se non a ridurre ai minimi termini la forza negoziale delle istituzioni pubbliche e quindi dei cittadini. Continuerò il mio impegno per salvare il salvabile, chiedendo la collaborazione e la comprensione delle aziende interessate, in particolare Snam, azienda dello Stato, con la quale ci sono amministratori pubblici che addirittura si rifiutano di parlare, il che, detto con le parole del prof. Laforgia, è una vera assurdità”.