Pd Brindisi: “Investimento Edison non sia terreno di scontro politico. Fondamentale è contributo degli operatori”
BRINDISI – Non intendiamo iscriverci a questa sorta di teatro dell’assurdo che da alcune settimane sembra pervadere una parte della politica brindisina, uno spettacolo francamente deprimente in cui l’unico copione che sembra essere in scena è un mix di narcisismo e bulimia da comunicati stampa.
L’ultimo atto si consuma riaprendo la discussione sulla proposta di realizzazione di un terminal GNL nel porto di Brindisi da parte di Edison.
Un investimento su cui, negli ultimi mesi, la politica, anche mediante un ordine del giorno votato dal consiglio comunale di Brindisi, si è espressa a favore sostanzialmente in modo unanime, ritenendolo utile al rilancio dell’infrastruttura portuale e funzionale alla possibilità di poter, nel prossimo futuro, intercettare nuovi traffici, pur avendo chiare le limitate ricadute occupazionali dirette.
Si è aperta, al contempo, una discussione sull’aspetto, certo non secondario, della localizzazione dello stesso terminal, anche a seguito delle legittime e circostanziate osservazioni avanzate dagli operatori portuali, dirette a non pregiudicare la polifunzionalità di alcune aree e banchine del porto evitando il rischio di un esclusivo asservimento delle stesse al progetto in questione.
Di tale necessario approfondimento ed eventuale conseguente adeguamento della proposta progettuale vi è diffusa consapevolezza tra l’azienda proponente, le istituzioni locali, gli stessi operatori. Il Circolo di Brindisi del Partito Democratico ha promosso un incontro con gli operatori e le forze sociali su tale tema lo scorso 16 ottobre, in un clima di positiva apertura sia verso l’utilità dell’investimento che delle ragioni degli operatori locali, la cui posizione è fondamentale, auspicando la ricerca di una sintesi nel corso del percorso istruttorio.
Per questo, più che nei comunicati stampa di una politica logorroica, si sviluppi e concluda nelle sedi opportune questo confronto, ovvero negli e tra gli enti preposti con i loro uffici tecnici ed amministrativi nel rispetto delle procedure previste dalla legge. La “localizzazione” di un terminal di stoccaggio GNL, il cui stato progettuale è in una fase preliminare, o comunque di un potenziale investimento non può certo creare divisioni o diventare terreno di scontro politico che, evidentemente, ha ben altra genesi. La continua corsa alla delegittimazione delle Istituzioni inseguendo disegni politici e strumentalizzando oggi questo tema domani un altro, lasci spazio al dispiegarsi dei percorsi istruttori che considerino eventuali vincoli oggettivi e le vigenti pianificazioni adottati dalle varie amministrazioni competenti per poter così individuare le soluzioni più utili al territorio e alla piena valorizzazione dell’intera infrastruttura portuale, con trasparenza e con il confronto.
Circolo cittadino Partito Democratico di Brindisi