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“In social stat virus”: il nuovo saggio di Marco Marangio
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“In social stat virus”: il nuovo saggio di Marco Marangio

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INTRO
Storia di una pandemia in real time: da #iorestoacasa alle conferenze
stampa di Giuseppe Conte in diretta Facebook, fino a #ScanziLive.
Un’analisi su come il lockdown di marzo 2020 ha cambiato per sempre il
nostro modo di comunicare sui social.
ABSTRACT
Cosa abbiamo condiviso su Facebook, twittato, postato su Instagram durante
il lockdown con l’hashtag #iorestoacasa?
Quali fake news abbiamo letto, in preda all’infodemia da Covid-19?
Quanto hanno inciso le conferenze live di Giuseppe Conte sul ruolo dei
media tradizionali?
In social stat Virus cerca di rispondere a queste ed altre domande,
ripercorrendo il periodo italiano più drammatico, da marzo fino a giugno
2020.
In social stat Virus dimostra come il lockdown abbia rivoluzionato il
mondo dei social e della comunicazione, scandendolo in tre fasi: anarchia
narrativa, narrazione istituzionale e narrazione collettiva.
Infine, con la “shit storm” su Silvia Romano e l’omicidio in diretta di
George Floyd, risponderemo alla domanda più discussa:
il virus ci ha davvero reso migliori?
“La più imponente crisi rivoluzionaria del nostro
secolo”
SINOSSI
Il saggio “In social stat virus” è una analisi sul ruolo che i “new media”
hanno giocato durante l’emergenza pandemica italiana dettata dal Covid-19.
Obiettivo dello studio è la dimostrazione di quanto la comunicazione
online abbia rivoluzionato il mondo dell’informazione, portando
soprattutto le Istituzioni governative ad adeguarsi nell’approccio mediatico
con i cittadini avviando un processo di digitalizzazione ormai irreversibile.
Nell’analizzare tale contesto, il saggio ripercorre cronologicamente i
momenti più salienti dell’emergenza Coronavirus: dalla fine di febbraio
2020, sino alla chiusura degli “Stati generali” avutisi nel mese di giugno. Il
corpus del testo è strutturato in tre “fasi”, che idealmente richiamano le reali Fasi che hanno scandito l’allerta
pandemica.
Fase 1 – Anarchia narrativa: analisi del primo periodo (gennaio\febbraio 2020) nel quale il Coronavirus ha fatto
irruzione nel panorama informativo nazionale, generando quello che si è poi manifestato come fenomeno infodemico. Una
osservazione, di tipo qualitativo, è rivolta all’impatto iniziale che le fake news hanno avuto sui social e di rimando
sull’informazione;
Fase 2– Narrazione istituzionale: analisi del periodo immediatamente precedente al proverbiale lockdown sino a
giugno 2020. L’analisi evidenzia il ruolo delle istituzioni nella gestione della comunicazione ufficiale circa il Covid-19.
Particolare attenzione è data alla presenza social del premier Giuseppe Conte: una analisi accurata spiega il motivo per
cui la pagina Facebook del presidente del Consiglio sia cresciuta in breve tempo; Fase 3 – Narrazione collettiva: L’ultima parte del saggio è dedicata alla
narrazione che i cittadini hanno contribuito a “scrivere” sui social, durante il
lockdown. Particolare attenzione è data all’hashtag #iorestoacasa,
esempio di come la collettività italiana abbia cercato di “fare rete” nonostante
la distanza. Una accurata analisi è dedicata al giornalista Andrea Scanzi,
personaggio pubblico che ha dato un contributo alla narrazione collettiva con
il fenomeno social #ScanziLive.
Le conclusioni del saggio, infine, riflettono sui ruoli degli old e dei new
media e su come questi ultimi abbiano influito considerevolmente sulla
comunicazione durante l’emergenza pandemica. In ultimo, ci si chiede
quanto e come i social rivoluzioneranno non solo l’informazione, ma
soprattutto il ruolo dei media nella vita dei cittadini con esempi verificatisi
nel post lockdown, quali il caso di Silvia Romano e l’omicidio di George
Floyd.
METODOLOGIA
Per le analisi presenti nel saggio, sia qualitative che quantitative, si sono
utilizzati tool e strumenti specifici per l’analisi online dei social media quali:
Google Trends, Talkwalker, COVID19 Infodemics Observatory e Fanpage
Karma.
BIOGRAFIA AUTORE
Marco Marangio nasce in provincia di Brindisi il 10 maggio 1985. Durante i suoi studi universitari coltiva la passione per
la scrittura, dapprima come giornalista collaborando con diverse testate locali del Salento, in seguito come autore della sua
prima silloge di poesie Percorsi di Gruppo Albatros.
Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l’Università del Salento, si trasferisce a Siena dove approfondisce
gli studi specializzandosi in Strategie e tecniche della comunicazione con una tesi sul linguaggio politico e mediatico
utilizzato da Matteo Renzi per il referendum costituzionale del 2016. In seguito, collabora con il Dipartimento di Scienze
Sociali Politiche e Cognitive dell’Università degli Studi di Siena ad uno studio di ricerca politica e sociologica sulle ultime
elezioni politiche italiane (4 marzo 2018).
Frutto di questo studio e della sua tesi specialistica sarà il saggio Matteo Renzi: la parola sono io di Effigi Editore presentato
alla Fiera Internazionale del Libro di Roma: Più libri più liberi.
Tornato in Puglia, collabora come esperto di comunicazione con diverse Web Agency del territorio.
L’emergenza pandemica da Covid-19 lo porta ad osservare l’evoluzione comunicativa social e digital cui tuttora assistiamo.
Attualmente è docente universitario di Linguistica Italiana a Foggia, dove risiede.
INDICE
• Introduzione. Storia di una pandemia in real time
• Fase 1: Anarchia narrativa
• Introduzione
• L’infodemia, questa sconosciuta
• Pandemia in tempo reale
• Fake News e anarchia informativa
• Twitter e l’indice dei fatti (non)attendibili
• Fake news da top ten
• Il decalogo delle Fake News
• Fake news: un algoritmo per domarle tutte
• Immagini da infodemia
• Fase 2: narrazione istituzionale  Introduzione
• OMS e Ministero della salute: la divulgazione è social
• Ministero della Salute: la via di Telegram
• Giuseppe, il Conte dei social
• Protezione Civile: il contagio è in diretta
• Vincenzo De Luca: l’istituzione parodiata
• Fase 3: narrazione collettiva
• Introduzione
• #iorestoacasa: dall’io soggettivo al noi collettivo
• La Cultura come antivirus
• Il fenomeno #ScanziLive
• Conclusione
• ‘Old’ vs ‘new’ media: eterno conflitto o coesistenza?
• Il virus ci ha reso migliori?
• Riferimenti bibliografici