Edison, anche il PD perde la pazienza. Il Sindaco: “Proposte dell’Autorità portuale scriteriate. Da Amati sceneggiate dell’arte”
BRINDISI – Su Edison si sta consumando il primo vero braccio di ferro tra PD e BBC. Dopo l’uscita del movimento del Sindaco che ha attaccato il progetto e ha preannunciato il coinvolgimento della città sulla realizzazione del deposito gnl di Edison (referendum in vista?), nel PD è montata una certa insofferenza per la fuga in avanti dei partner, non condivisa preliminarmente all’interno della maggioranza.
Il fatto che gli operatori portuali si siano detti soddisfatti delle modifiche apportate da Edison al progetto e la spinta della famiglia Barretta (presenza importante nel PD brindisino) per la realizzazione dell’infrastruttura, assieme alla sentenza del Consiglio di Stato che ha aperto gli occhi sulla brutta china che sta prendendo per il Comune lo scontro tra Rossi e Patroni Griffi, non ha lasciato indifferenti il segretario del PD e gli iscritti, che adesso provano a uscire dal soggiogamento al quale sono stati costretti fino ad ora dal movimento del Sindaco sulle vicende portuali.
Il primo cittadino, sempre più isolato sulla vicenda Edison, prova a uscire dall’angolo alzando i toni, attaccando l’Autorità portuale, il Consigliere regionale Amati e utilizzando argomentazioni che piacciono agli operatori portuali, come il ripristino del capannone Montecatini per un suo utilizzo come terminal crocieristico.
Così, nel corso della trasmissione di Studio 100 Palazzo Nervegna, il Sindaco ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il gnl rappresenta in questo momento una delle opzioni più green soprattutto per il mondo dei trasporti. Ciò non significa che il deposito Edison possa essere realizzato in ogni luogo, perché la zona dove è previsto l’insediamento ha una sua potenzialità; Costa Morena Est è una delle infrastrutture più importanti del porto. Come rilanciare il porto di Brindisi? Con un distributore di gnl o con banchine infrastrutturate con il binario ferroviario dove è possibile scaricare merci e con una zona retrostante che deve diventare una zona franca doganale? Noi pensiamo che il futuro di Costa Morena Est debba andare in quest’ultima direzione. Così quell’area potrà diventare attrattiva e creare posti di lavoro. Il ragionamento secondo il quale la città di Brindisi può essere attrattiva per le navi da crociera se c’è il distributore di gnl, francamente lo vedo riduttivo. Noi amiamo Brindisi e ne conosciamo la bellezza: è ben più attrattiva la città di un deposito di carburante. Per le crociere si pensi a infrastrutturare il porto, a partire dal ripristino del capannone Montecatini all’interno del circuito doganale in modo tale che possa diventare un hub per le crociere, trovandosi a due passi dal Centro e da Sant’Apollinare; quel capannone ha una funzione strategica. Ignorare questi discorsi e raccontare che Costa Morena Est potrà rendere il porto attrattivo con un serbatoio mi sembra continuare con proposte scriteriate francamente. E sono molto perplesso sul fatto che ci sia il Consigliere regionale Amati che scrive a un presidente dell’Autorità portuale per farsi dire della localizzazione: mi sembrano sceneggiate dell’arte”.