Cgil, Cisl e Uil: “Tavolo di concertazione politiche sociali”
BRINDISI – La drammatica esperienza che stiamo vivendo a causa del Covid 19, ci dimostra quanta importanza riveste il tipo di welfare offerto nel territorio, a partire dalla risorsa fondamentale come lavoratrici e lavoratori impegnati ogni giorno nel lavoro di cura ed assistenza degli anziani, dei minori, dei disabili, delle donne vittime di violenze, dei senzatetto ecc.
Un sistema di welfare indebolito per molti anni da una politica di tagli e considerato molto spesso un “di cui” a cui si poteva rinunciare o rimediare con investimenti esigui giusto per salvare la faccia.
Per questa ragione oggi più che mai è prioritario potenziare la rete dei servizi socio assistenziali territoriali sfruttando tutte le dotazioni economiche possibili per dare dignità di vita a tutte quelle persone che vivono in stato di disagio.
Riteniamo che le risorse siano destinate a progetti per sostenere l’assistenza sociosanitaria territoriale quindi la necessità di attuare effettivamente a tutti i livelli l’integrazione tra politiche e servizi sociali e sanitari, anche facendo coincidere territorialmente il distretto sanitario con l’ambito sociale così come è previsto dalla L. 328/2000, assicurare la presa in carico della persona e la continuità assistenziale ospedale-territorio, istituzione di strutture pubbliche come le Case della salute o ospedale di comunità dove i cittadini oltre al medico di fiducia devono trovare tutti i servizi di cui hanno bisogno per ottenere una vera integrazione socioassistenziale e una personalizzazione degli interventi.
Questo è il nostro pensiero che abbiamo espresso nel recente incontro in videoconferenza con l’Ambito di Brindisi- S. Vito dei Normanni presieduto dal Sindaco Rossi. Misure forti e risorse adeguate al welfare socio assistenziale per affrontare le priorità emerse anche in questa crisi pandemica finalizzate a progetti guidati dal Tavolo di concertazione previsto dal regolamento regionale e composta dai Rappresentanti istituzionali dell’Ambito, dalla Asl e da Cgil Cisl e Uil confederali unitamente alle categorie.
Programmazione che parte inevitabilmente dalla Relazione sociale e dalle schede di programmazione finanziaria, ancora oggi non presentati dall’ambito, considerati normativamente strumenti ineludibili.
Nella stesura del bilancio annuale, principalmente quello del Comune capoluogo, abbiamo purtroppo assistito ad uno spettacolo poco edificante che non ci trova per niente d’accordo, il taglio che riguarda una fetta (20%) della già esigua offerta della rete dei servizi socio-assistenziali territoriali, parliamo dell’ADI e della SAD. Ovviamente il taglio riguardava non solo i servizi ma anche le ore di lavoro degli addetti, ad oggi il termine è stato solo spostato di qualche mese grazie all’utilizzo di risorse regionali stanziate in extremis ma il problema non è risolto. Per questa ragione riteniamo che in tempi ristretti venga convocato il tavolo in Prefettura per risolvere definitivamente la questione del servizio ADI che prevede il passaggio dei servizi e del personale impegnato negli stessi all’attuale gestore dell’appalto ASL a livello provinciale.
Inoltre, si è chiesto anche la proroga dei contratti a 24 mesi dei lavoratori precari impiegati negli ambiti così come previsto dall’articolo 5, comma 5, quarter del c.d. Decreto proroghe 2020.
Riteniamo pertanto che il confronto resti aperto e franco, che viaggi su una linea rispettosa degli attori in campo, ognuno per il pezzo che rappresenta, certamente noi faremo la nostra parte con responsabilità ed impegno altrettanto ci aspettiamo dalla controparte.
Le Segreterie Territoriali
CGIL CISL UIL