BRINDISI – Nei mari che bagnano la Puglia potranno partire le ricerche di petrolio e gas perché non è stata prorogata la moratoria prevista dall’art. 11 ter del DL 135/2019. La norma è scomparsa dal decreto Mille proroghe approvato dal Consiglio dei Ministri del 23 dicembre. La norma per la proroga della moratoria era stata inserita nella prima bozza ma poi è sparita misteriosamente. La responsabilità è dunque del governo e in particolare dei ministri Patuanelli e Costa del M5S. Il partito delle iniziative “Giù le mani dal nostro mare” si è reso responsabile del via libera a ben 53 permessi di ricerca nello Jonio e nell’Adriatico. Per noi Verdi non è una sorpresa.
Nella campagna elettorale 2018 per le politiche abbiamo già fatto notare che il M5S andava avanti a slogan e che nell’attività parlamentare i suoi esponenti ben poco avevano fatto pur disponendo di numeri significativi. Ai nostri occhi erano già ben visibili le contraddizioni in materia di Ilva, di migranti e di democrazia interna e il rischio che quel partito fosse soprattutto uno specchietto per le allodole. Se un partito d’opposizione non riesce a incidere avendo cento parlamentari, che cosa ci si può aspettare quando va al governo? Che si adegui alle logiche più arretrate di sfruttamento delle risorse della natura e che rinunci a costruire un’economia moderna e coerente con gli impegni presi sulla lotta al cambiamento climatico nella Conferenza di Parigi.
Proprio ora che l’industria dell’auto si sta spostando sull’elettrico settore nel quale ci sono grandi margini economici e che la tecnologia permette di puntare maggiormente sulle rinnovabili il governo punta a sfruttare i giacimenti nel nostro mare. Oltretutto il via libera alle ricerche di petrolio e gas costituisce un freno all’industria turistica che in Puglia si basa proprio sulla bellezza del mare. E’ necessario avviare una stagione di lotta contro questa politica fossile che distrugge il nostro futuro e i Verdi pugliesi saranno in prima linea insieme a chi ci vorrà stare.
Chiediamo al presidente Emiliano di sostenere questa battaglia per tutelare i mari che bagnano la Puglia.
Fulvia Gravame e Domenico Lomelo
Co-portavoce Verdi/Europa verde Puglia