BRINDISI – La superbia ma soprattutto l’accidia: sono i due peccati capitali di questa Amministrazione che impediscono di effettuare quella operazione verità, quella lotta agli sprechi tanto decantata e auspicata. L’Amministrazione del cambiamento fatica a cambiare passo rispetto al contrasto delle posizioni di rendita, dei privilegi, e se non fosse stata costretta dalla contingenza del predissesto e della crisi, probabilmente si sarebbe spesa ancora meno su questo versante. Perché? Perché tutti abbiamo amici o sostenitori che lavorano per cooperative, partecipate o direttamente per il Comune che umanamente ci dispiace danneggiare; perché ci sono dinamiche inconfessabili; o semplicemente perché l’importante è vendersi il fatto di non aver fatto perdere neppure un posto di lavoro.
Come più volte raccontato su questo giornale, indispettiscono non poco gli stipendi d’oro e i privilegi di cui godono alcuni dipendenti delle partecipate e delle cooperative. A sottolineare le storture ci ha pensato stamattina il consigliere di FdI Massimiliano Oggiano, che compulsato dalla consigliera di BBC Pirelli ha passato in rassegna quelli che a suo dire rappresentano sprechi. Tra questi, Oggiano non elenca quelli inerenti il personale della BMS, ma in compenso è molto attento – giustamente – a quelli della Fondazione Nuovo Teatro Verdi.
A tal proposito, negli scorsi mesi abbiamo raccontato degli straordinari elargiti forfettariamente nonostante da circa un anno ci sia ben poco da lavorare. E probabilmente sarà così per un altro anno. Per questo Oggiano, nell’imminente Piano di razionalizzazione delle pertecipate, proporrà di cassare i 130.000 euro previsti per i dipendenti della Fondazione e il loro assorbimento all’interno della BMS. Il Comune, lo ricordiamo, stanzia 150.000 euro l’anno per la Fondazione, cifra che secondo Oggiano non ha ragione di esistere in assenza di attività teatrali.
Nel mirino del Consigliere di opposizione ci sono anche lo staff del Sindaco da 80.000 euro annui, la mancata applicazione del regolamento varato dal Commissario Giuffrè per il pagamento di un ticket che gli ospiti del dormitorio avrebbero dovuto versare, ma soprattutto alcune cifre inerenti i servizi sociali, il cui taglio del 20% il Comune ha dovuto introdurre a seguito dell’intervento del Commissario ad acta, che ha richiamato l’Amministrazione al rispetto del Piano di riequilibrio pluriennale. Ma nonostante il taglio, per Oggiano restano opache e scorrette alcune situazioni, come il trasferimento di 134.000 euro per la Città dei Ragazzi che in questo periodo, a suo dire, erogherebbe servizi assolutamente non essenziali; il passaggio del personale della cooperativa Amani dal Punto Luce al Cag (costo: 109.000 euro), il tutto bypassando il Consiglio comunale; stipendi pari a 44.000 euro lordi di dipendenti di cooperative a 36 ore nonostante servizi al momento fortemente ridotti; la presenza di 8 dipendenti nel Centro di antiviolenza quando ne sarebbero sufficienti 4 (costo del personale: 301.000 euro).
Insomma, un vaso di Pandora che nessuno vorrebbe realmente aprire e per il quale dall’opposizione, che pure ha contribuito negli anni a riempirlo di sprechi e privilegi, viene chiesta l’istituzione di una commissione d’inchiesta.