Lo Martire: “Rossi e la sua maggioranza stanno trascinando il Comune verso il dissesto finanziario”
BRINDISI – E’ da mesi, ormai, che il settore Servizi Finanziari attesta l’impossibilità di depositare la proposta della deliberazione di Giunta Comunale di approvazione dello schema del DUP e del Bilancio di previsione 2020-2022
Il tutto, nonostante l’aumento dell’IMU votato in Consiglio Comunale nel silenzio di quasi tutti – non sicuramente della sottoscritta che evidenziava anche come la delibera fosse addirittura contraddittoria con l’aumento stesso, che graverà per almeno 200.000,00 euro sulle tasche dei cittadini (euro 100.000,00 per i soli terreni agricoli). Nella relazione del 30 ottobre, infatti, il dirigente evidenzia che permane lo squilibrio per l’esercizio 2020 per €. 1.140.753,62, esercizio 2021 di € 3.112.698,03 e esercizio 2022 di €. 3.850.286,99 .
E sapete come si sta cercando di quadrare il bilancio, oltre che con gli aumenti delle imposte? Soprattutto aumentando le stime già effettuate per cui, tra una maggiorazione del recupero IMU di €. 100.000,00, una di ben 700,000,00 euro dell’addizionale comunale, di altri €. 60.000 euro dell’imposta sulle pubblicità (“non l’aumenteremo mai”) e di €. 40.000 euro delle pubbliche affissioni (“non aumenteremo mai neanche queste!!”), l’amministrazione rosicchia maggiori entrate di ben € 1.026.381,00. Sono entrate probabilmente fantasiose e li avverte il dirigente che “l’aumento delle previsioni di entrata rispetto ad una stima prudenziale effettuata precedentemente…….potrebbe comportare la determinazione di disavanzo di amministrazione ”
Dice praticamente il tecnico: voi oggi quadrate inserendo queste maggiori entrate ma, se poi non le realizzate, il Comune va in dissesto ….
Purtroppo oggi il sindaco e la sua Giunta, che pur continuano tranquillamente a concedere beni comunali gratis rinunciando ad entrate anche sostanziose, sembrano disponibili a tutto per sopravvivere ancora qualche mese.
Suggerirei però, di andare a vedere il recentissimo decreto della Corte dei Conti Sicilia del settembre 2020 che, condannando il Sindaco Bianco, assessori e revisori del Comune di Catania, riconosce esplicitamente la responsabilità di chi ha votato un bilancio nel caso di sovrastima delle entrate.
Chi scrive non invoca un commissariamento (prova di tanto è che non lo ha mai richiesto, neanche da ultimo) ma invita a riflettere chi ancora vuole bene a questa città sull’inutilità di una gestione che si sta rivelando priva di incisività, idee e carattere. Datevi una risposta da soli: la città già l’ha fatto.
Carmela Lo Martire, Consigliere comunale