BRINDISI – Lascio l’incarico assessorile dopo poco più di due anni con il rammarico della consapevolezza di aver avviato un importante percorso di “normalizzazione” di settori che in passato sono stati oggetto di attenzione giornalistica e talvolta della magistratura ma di non poter portare a termine i processi avviati.
Il bilancio previsionale è l’atto politico più importante di una comunità; non è atto ragioneristico.
È l’atto in cui si condensano prospettive, visioni, soluzioni alle difficoltà di una città che le istanze dei cittadini e delle parti sociali portano in se.
Il bilancio previsionale dovrebbe portare in se un progetto di sviluppo e di crescita facendo leva sulla storia, sui punti di forza, sulle infrastrutture della città.
Il bilancio previsionale, in quanto prospettiva per la città, dovrebbe avere la massima condivisione con i cittadini, coordinati in tutte le loro manifestazioni, e con tutti gli stakeholder, ossia con tutti coloro i quali sono direttamente o indirettamente coinvolti in un progetto di città.
Questo, però, non è il mio bilancio; non è il bilancio che avrei voluto per la mia città.
Auguro ai miei colleghi di svolgere con responsabilità la propria funzione pubblica mettendo a frutto le loro competenze, le capacità ed il legame entusiasta con questa città, riconoscendo in loro la mia stessa passione politica.
Ringrazio con affetto tutti i dirigenti, i funzionari ed i dipendenti che con me hanno condiviso lo spirito del cambiamento, la tensione al miglioramento; ognuno di loro esempio di generosità ed abnegazione.
Grazie di cuore per la crescita umana e politica che mi è stata regalata.
Cristiano D’Errico