Intervista a Rosa Barone (M5S): “Giusto aprire una discussione su una possibile alleanza”
Siamo nel pieno della seconda ondata della pandemia, come valuta la gestione dell’emergenza di Emiliano e Lopalco?
“Credo che tutte le Regioni siano in ritardo e questa seconda ondata doveva sicuramente essere gestita meglio. Premettendo che è una situazione complessa, sicuramente si poteva avere un approccio diverso, più attento, specie riguardo i trasporti dove le Regioni hanno speso solo un terzo delle risorse messe a disposizione dallo Stato. Certo è che i tempi sono stati ristretti e probabilmente l’estate passata in maniera tranquilla ha creato un certo ottimismo che purtroppo non si è concretizzato. É facile puntare il dito contro Conte o Emiliano ma penso ci debba essere l’impegno di tutti, specie in quelle Regioni come la nostra che sono state colpite relativamente durante la prima ondata”.
Tornando indietro nel tempo, quali sono state le principali motivazioni che non hanno permesso un’alleanza pre-elettorale con Emiliano, nonostante le varie richieste degli esponenti nazionali del M5S, nonché del Presidente Conte?
“Si è svolto tutto in ritardo, con molta fretta e approssimazione. In realtà un vero e proprio dialogo non c’è stato, altrimenti la gestione probabilmente sarebbe stata diversa. Io ritengo che non c’era un vero e proprio interesse, neanche da parte di Emiliano, se non quando alla fine pensava che Fitto stesse in vantaggio. Anche per questo siamo rimasti sulle nostre posizioni, assolutamente legittime. Io non rinnego nulla della nostra campagna elettorale, siamo rimasti coerenti con la linea tenuta in consiglio in questi cinque anni”.
Secondo alcune indiscrezioni Vito Crimi avrebbe riferito dell’offerta avanza da Emiliano in caso di alleanza pre-elettorale: due assessorati e l’eliminazione degli “impresentabili” dalle liste. Lei ne era a conoscenza?
“No, non ne ero a conoscenza. In grandi linee sapevamo che c’erano delle proposte relative in particolare ad Antonella”.
Le dichiarazioni di Crimi sono reali, sono false o semplicemente voci di corridoio?
«Antonella (Laricchia, ndr) non le ha smentite, quindi credo siano reali. Non sapevamo che quelli erano i termini dell’accordo e questo probabilmente ha rafforzato la convinzione che stessimo perseguendo la linea giusta».
Ha detto che non rinnega nulla della campagna elettorale però si è passati da “mai con emiliano” ad una possibile alleanza. Cosa c’è di vero? Dopo cinque anni di dura opposizione, nei quali avete condiviso poco o nulla con Emiliano, pensa si possa trovare un punto di incontro con Emiliano?
«É stato Emiliano a cercarci, a ritenere di provare a replicare quanto avvenuto a livello nazionale. Potevamo certamente rimandare al mittente la proposta, però secondo me una forza democratica, che in questo momento governa il paese con quella parte politica, è giusto che apra una discussione chiedendo ai propri iscritti di esprimersi. É un’opportunità che va sicuramente valutata. Se la base dovesse esprimersi contro l’alleanza, il nostro ruolo sarà quello di un’opposizione dura e responsabile. Sarebbe stato bello che anche Antonella (Laricchia, ndr) avesse avviato una discussione, visto che da forza di opposizione siamo calati notevolmente dal punto di vista elettorale: il m5s è passato dal 18% al 11%, abbiamo perso tre consiglieri ed una intera provincia, quella di Brindisi, che rappresenta un problema enorme per la Puglia. Quindi quell’opposizione non è stata ripagata dai cittadini che hanno scelto Emiliano in maniera netta: ha preso quattro volte i nostri voti».
Secondo lei quindi Laricchia dovrebbe abbandonare quella posizione “talebana” e aprirsi al dialogo, al confronto?
«Io glielo auguro, con lei saremmo più compatti e forti però è legittima la sua posizione. É vero che non abbiamo espresso questa possibile alleanza in campagna elettorale, ma è anche vero che non sapevamo che Emiliano avrebbe avanzato questa proposta e quali sarebbero stati i risultati elettorali. Io voglio che il movimento sia una forza autonoma e libera, coerente con i propri principi, che sia in maggioranza o all’opposizione. Ovviamente mi piacerebbe farlo in cinque e non in quattro».
Il consigliere Laricchia ha definito “voltagabbana” chiunque “eletto nel movimento entri nella maggioranza. Lei si sente un voltagabbana?
«Assolutamente no! Come ho già detto è stato Emiliano ad aprire nei nostri confronti. Non sto lasciando il m5s, non sto andando in un altro partito o nel gruppo misto. La richiesta viene fatto al gruppo del m5s, non ai singoli. Comprendo la sua rabbia ma è una visione secondo me parziale della situazione, perché una valutazione fatta a 360° porterebbe ad una lettura differente. Ribadisco che nessuno lascerà il m5s».
Ultima domanda: Emiliano le ha offerto un assessorato oppure sono solo voci giornalistiche?
«No! Durante l’incontro ha parlato a tutti, evidenziando solo la necessità di una quota rosa, ma non ha fatto nomi. Emiliano ha solo fatto riferimento all’assessorato inerente il welfare, poi sui giornali abbiamo letto anche del secondo assessorato relativo all’ambiente. Noi abbiamo portato i nostri punti programmatici ma dopo l’incontro non lo abbiamo più visto e sentito. Lui ci ha parlato di assessorati, noi abbiamo portato la nostra visione politica e i nostri progetti».
Luigi Epifani