Le iscrizioni all’Università del Salento registrano per l’anno accademico 2020/2021 un incremento del 7,1% rispetto all’anno precedente: con 4.606 iscritti paganti (a oggi, 13 novembre 2020), il dato è il più alto degli ultimi dieci anni, e potrà crescere ancora nelle prossime settimane col perfezionamento delle iscrizioni da parte degli studenti che si sono pre-immatricolati.
«Un successo che consideriamo un punto di partenza», ha commentato il Rettore Fabio Pollice nel corso della conferenza stampa in cui, questa mattina, ha illustrato i dati, «L’attrattività del nostro Ateneo cresce grazie alla qualità dell’offerta formativa e alla capacità di collegamento con il mondo del lavoro, ma anche grazie al miglioramento delle attività di orientamento che ci hanno consentito nei mesi scorsi di raggiungere capillarmente le scuole superiori del territorio. Nei prossimi mesi vogliamo spingerci oltre la Puglia, con progetti che hanno l’obiettivo di promuovere il nostro Ateneo tra gli studenti del resto d’Italia e d’Europa, ma anche del bacino del Mediterraneo e della Cina: nel primo caso, lavorando con la rete dei docenti formatisi a UniSalento che lavorano in centinaia di scuole superiori sul territorio nazionale, e nel secondo caso con progetti mirati, una flat tax e una Scuola di italiano per stranieri».
Particolare soddisfazione è stata espressa per l’ottimo risultato del nuovo corso di laurea in Ingegneria biomedica, che si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione delle competenze e risorse territoriali, progetto già concretizzatosi con l’avvio del “Salento biomedical district” e che nei prossimi mesi punta all’avvio di un nuovo corso di laurea in Medicina: «I posti per Medicina sul territorio regionale sono sottodimensionati del 20%, per cui l’apertura a Lecce non significherebbe fare concorrenza agli altri Atenei, ma anzi lavorare per la crescita complessiva del sistema. Il nostro sarebbe inoltre un corso Med-Tec, cioè con l’integrazione di competenze mediche e ingegneristiche, una particolarità con precedenti di grande successo nel nord Italia. Registriamo già ottimi riscontri a livello istituzionale e imprenditoriale, per cui continueremo a impegnarci in questa direzione sperando che il progetto trovi approvazione a livello nazionale. Stiamo lavorando, inoltre, all’attivazione di un corso di laurea magistrale in Scienze della cooperazione, che sarà il frutto della collaborazione con le basi ONU di Brindisi UNGSC e UNHRD».
I dati dettagliati (scheda in allegato) sono stati illustrati dal professor Andrea Ventura, Delegato del Rettore alla Performance di Ateneo, che ha sottolineato tra l’altro come all’aumento delle immatricolazioni consegua una crescita del finanziamento ministeriale, in virtù del criterio legato al “costo standard” studentesco.
Il Delegato all’Offerta formativa, professor Attilio Pisanò, ha commentato i dati principali, a cominciare dalla crescita dei corsi per i quali è stato abolito il numero programmato, «una decisione strutturale che porterà benefici anche nei prossimi anni accademici. Non è un caso che tra questi corsi ci siano quelli che hanno avuto i miglior risultati in termini di incremento percentuale: Lingue Culture e Letterature Straniere (43%), Economia e Finanza (31%), Management digitale (35%). Consolidati e in crescita, inoltre, alcuni corsi “storici” tra i quali Scienze della Comunicazione (dopo Lingue, la seconda performance in assoluto in termini di crescita), di cui il prossimo anno si celebrerà il ventennale dell’attivazione». Il professor Pisanò ha inoltre sottolineato che le iscrizioni ai corsi a numero programmato, come nel caso dell’area biologica, registreranno una crescita nelle prossime settimane grazie allo scorrimento in atto delle graduatorie, cosa che renderà i dati finali allineati con quelli dello scorso anno.
Il professor Luigi Patrono, Delegato alle Tecnologie digitali, ha infine presentato la nuova app “UniSalento orienta”: un’iniziativa che, in linea con il miglioramento delle tecnologie digitali avviata nei mesi scorsi, ha l’obiettivo di raggiungere capillarmente soprattutto le matricole e gli studenti delle scuole superiori, potenziali nuovi iscritti per il prossimo anno accademico, «usando il loro linguaggio». La app, già disponibile per i dispositivi Android e a breve anche per quelli Apple, è stata ottimizzata con il coinvolgimento degli stessi studenti nella fase di test pre-pubblicazione, integra anche il servizio di chat online delle segreterie e semplifica l’accesso alle informazioni più importanti per gli studenti: offerta formativa, sedi e servizi.
«Vogliamo essere un’Università sempre più vicina agli studenti, capace di comunicare con loro in modo semplice e veloce», ha concluso il Rettore Pollice, «promuovendo parallelamente iniziative per lo sviluppo del territorio».