Classifica Legambiente: Brindisi bene come qualità di aria e acqua, male nel consumo di suolo e nella differenziata
BRINDISI – Il 27esimo rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia su dati 2019, basato su 18 parametri raggruppati in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente), colloca la provincia di Brindisi all’81esimo posto; seconda in Puglia dopo Lecce.
Iniziamo dalle note positive. Brindisi primeggia nella macroarea inerente l’acqua, con un 13esimo posto nei consumi idrici domestici, 30esimo posto nella dispersione della rete idrica e 36esimo posto nella capacità di depurazione.
Bene anche nella qualità dell’aria, dove è 36esima per concentrazione di Pm10, 37esima per i livelli di ozono e 42esima per biossido d’azoto.
Nella mobilità si registrano risultati altalenanti. Se per offerta del trasporto pubblico è 38esima, per utilizzo dello stesso è 80esima. Così come a dispetto di un tasso di motorizzazione soddisfacente (36esima) si deve annotare un 92esimo posto nel numero di incidenti stradali. Anche nella presenza di piste ciclabili Brindisi si colloca nelle retrovie (74esima).
Se discreta è la presenza di isole pedonali (39esima), per verde urbano e alberi il territorio provinciale è rispettivamente 91esimo e 94esimo.
Molto male anche nel consumo del suolo, con un’ultima posizione nell’uso efficiente del suolo e una 104esima posizione come kw per abitante nel solare.
Male anche nella voce “rifiuti”, dove a fronte di un 40esimo posto nella produzione procapite di rifiuti urbani si registra un 97esimo posto nella raccolta differenziata.