Brindisi ancora calpestata da Emiliano: l’avvilente scelta di tenere Amati e questa provincia fuori dalla Giunta è tutta un programma
BRINDISI – Emiliano continua a calpestare il territorio brindisino. Nel corso del suo primo mandato si è spesso detto che Brindisi non è stata sull’agenda di governo perché non aveva rappresentanti in Giunta. Cio è obiettivamente inconcepibile, dato che il Presidente della Regione Puglia dovrebbe garantire l’interesse di tutti i pugliesi, non solo di quella rappresentata politicamente. Ma tant’è.
Il canovaccio rischia di essere identico anche per i prossimi 5 anni, tra le timide richieste del PD e della sinistra brindisina, sempre molto attenti a non scomodare il loro padrone, ops, padrino politico.
Emiliano nella composizione della nuova Giunta sta pensando di inserire un rappresentante dell’opposizione (Barone del M5S), un rappresentante delle liste che hanno preso briciole di voti tanto da non entrare con propri rappresentanti in Consiglio regionale, ma non di dare il giusto riconoscimento al più votato del territorio brindisino, ovvero Fabiano Amati, che oltre ad aver raccolto più di 10.000 preferenze è dotato anche di una competenza e di una capacità politica tra le più spiccate del panorama della sinistra pugliese. E invece no, in Giunta ci devono entrare tutti tranne che Amati o comunque un rappresentante brindisino. E poco conta la farsa inscenata dal PD pugliese, che pubblicamente chiede che tutti i territori siano rappresentati salvo poi uscirsene con la pezza a colore che Lopalco è nato a Mesagne. Sarà pure nato a Mesagne ma non è stato eletto a Brindisi, bensì a Lecce, e quel territorio pertanto rappresenta. E proprio la provincia di Lecce la farà da padrona, con almeno il 50% della Giunta occupata da politici leccesi.
Fino a quando saranno sopportabili e sopportati questi soprusi?