Quanto percepiscono i dirigenti del Comune? Molto meno di prima. Orefice meno di Nigro, Roma e Del Citerna 2/3 di quanto percepivano nei tempi d’oro

BRINDISI – Un articolo del 2009 del Corriere del Mezzogiorno riportava gli stipendi dei dirigenti dei Comuni pugliesi: i più alti erano quelli dell’allora Capo di Gabinetto del Comune di Brindisi Angelo Roma (171.000 lordi) e del dirigente agli Affari Generali Costantino Del Citerna (177.000 euro). Il comandante della Polizia Locale, Teodoro Nigro, percepiva invece 108.000 euro. Ovvero circa 20.000 euro in più dell’attuale Comandante Tonio Orefice.

Qual è la situazione 11 anni dopo? I due dirigenti citati prima, adesso percepiscono circa 1/3 in meno di allora, ovvero poco più di 100.000 euro lordi. Come si spiega l’abbattimento? Presto detto: nel periodo della gestione Carluccio, che provvide a chiedere la ripetizione dei compensi Aro indebitamente percepiti percepiti (Del Citerna sta restituendo i 63.000 euro in comode rate), vennero eliminati anche riconoscimenti di somme derivanti dai diritti di segreteria, dal coordinamento di strutture complesse, dal venir meno di alcuni affidamenti dirigenziali ad interim. Senza dimenticare il nuovo regolamento introdotto nel corso della gestione Giuffrè.

Tutto ciò ha determinato una decurtazione dello stipendio dei due ex recordman pugliesi di quasi 70.000 euro. Stipendio che consta di una base pari a 42.000 euro lordi e di parti variabili consistenti nel riconoscimento della posizione (che vale dagli 11.000 ai 44.000 euro), nel premio di risultato (circa 25.000 euro) che viene assegnato sulla base del parere del nucleo di valutazione.

Nella fascia plus ci sono Del Citerna e Roma, che prendono 50.000 euro in più di sola “posizione” in quanto il primo ha responsabilità extracomunali gestendo l’ambito Brindisi-San Vito per i Servizi Sociali mentre il secondo ricopre la funzione di vicario del Segretario Generale.

In coda ci sono imvece la Macchitella che è part-time e Zizzi che è stato decisamente declassato rispetto all’era Carluccio. In mezzo, suddivisi tra fascia A e fascia B, tutti gli altri.