BRINDISI – Il Sindaco Rossi e la sua Giunta doveva rappresentare ed essere la “discontinuità” amministrativa per la città di Brindisi. Basta con le approssimazioni politiche ed amministrative degli anni passati – si acclamava e si propagandava – ma solo azioni di bene comune, rispetto per la Città e per i cittadini che avevano bisogno di un ‘sindaco’ autorevole. Così non è stato! Brindisi sta vivendo una ‘discontinuità’ nel non fare e la sconfitta subita dai suoi rappresentanti politici regionali e nazionali sulla questione del CIS è la dimostrazione di una incapacità a governare, e di assistere ad un degrado continuo anche a livello provinciale. Abbiamo creduto che questa giunta potesse veramente, con la disciplina dello specifico Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), attuare interventi funzionali a risolvere la situazione di criticità ambientale, socio-economica e di riqualificazione urbana, riguardante la nostra città e la Provincia tutta. Durante la conferenza stampa del 9 maggio 2019, presso Confindustria, e in Prefettura il seguente7 giugno, con grande enfasi, venivano presentati progetti per far fronte al grave stato di crisi economica e sociale dell’intero territorio brindisino, per rilanciare tutte le grandi potenzialità produttive di quest’area. Era solo propaganda? Oppure, l’amministrazione del ‘non fare’ e dei ‘no’ continui credeva solo nelle promesse del PD e del governatore Emiliano? E’ stata un’interrogazione parlamentare dell’On. le Mauro D’Attis, a mettere a nudo le bugie e le incapacità di quest’amministrazione. Il Ministro per il Mezzogiorno Provenzano ha affermato che le risorse economiche relative al CIS 2016-2020 sono esaurite; in particolare, Brindisi, non essendo Taranto, dovrà rimodularsi in aree sempre più vaste, se vorrà essere considerata e rispettata. Noi, dell’UDC, come tutta la coalizione del centrodestra, affermiamo di non voler essere amministrati da una giunta di sinistra a guida di un PD stellato. Crediamo che Rossi e la Giunta siano in difficoltà e non meritano considerazioni le azioni del deputato stellato Giovanni Luca Aresta e del Consigliere regionale Vizzino; questi sì che hanno dimostrato un vero ‘campanilismo’ed il loro orizzonte non oltrepassa Mesagne. L’UDC aveva già sottolineato la mediocrità della giunta Rossi soprattutto nei progetti di sviluppo del nostro porto. Rossi non crede, o fa finta di credere – a parole – nello sviluppo della polifunzionalità del porto; ma poi, nei fatti, prende tempo con vari ostacoli burocratici e, non è capace di coinvolgere settori importanti del nostro territorio. Brindisi ed il suo porto ha bisogno di infrastrutture adeguate per garantire funzioni e servizi competitivi per il nuovo mondo dello shipping (navi, banchine, piazzali, terminal retroportualità), turismo, agricoltura, nuova industria della chimica, meccanica e aeronautica, produzione dell’energia, edilizia con la riqualificazione urbana, commercio, servizi, ecc. Non per ultimo, si auspica una celere definizione del pacchetto di agevolazioni fiscali relativo alla Zes adriatica interregionale, a dimostrazione del fatto che garantire lo sviluppo al nostro porto significa garantire economia e occupazione alla Città. In compenso ci regala solo “giardini del porto” e”foreste” urbane. Non occorrono Consigli comunali per avere l’alibi per dire ‘no’ (vedasi progetto Edison). Crediamo fermamente che l’intera città di Brindisi saprà dare risposte adeguate ai tanti bisogni che questa giunta ha creato e continua a creare.
UDC Brindisi