BRINDISI – La vicenda relativa alla programmazione ed ai finanziamenti CIS (Contratti Istituzionali di Sviluppo, legati a determinati ambiti territoriali) sta dimostrando diverse crepe, di cui alcune si appalesarono sin dall’inizio nell’ azione dell’ex Ministro Lezzi nel nostro territorio salentino.
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Il cambio di governo e di Ministro competente , il trascorrere del tempo senza sostanziali passi in avanti hanno fatto apparire incerto tutto il processo.
Oggi la recente risposta del Ministro Provenzano al “question time” in Parlamento, peraltro dopo l’iniziativa del sottosegretario Turco a Mesagne sponsorizzata dal parlamentare 5Stelle Aresta, rendono ancora più confuso il quadro, mettendo in discussione gli ambiti territoriali per i quali sino ad ora si è lavorato; per quanto ci riguarda i Comuni di Brindisi e Lecce.
Non vogliamo entrare nel coro, anch’esso alquanto confuso e contraddittorio, di denunce e sospetti ad ampio raggio.
Poniamo un problema di fondo che riguarda il Governo innanzi tutto ed i livelli istituzionali territoriali Insieme alle rappresentanze delle imprese e dei lavoratori interessati allo sviluppo del Paese e delle realtà locali:
A) va superata rapidamente la politica di progettazione per l’utilizzo di risorse pubbliche in modo parcellizzato , senza una visione condivisa dello sviluppo del Territorio interessato e del Paese intero,
B) le fasi di progettazione e la conseguente erogazione delle risorse devono avere percorsi più veloci ed effettivi .
Questa ultima vicenda, non unica, dimostra una superficialità a diversi livelli che procura solo danni e divisioni.
In vista dell’utilizzo delle risorse del New Generation UE questo tipo di approccio renderebbe improbabile il raggiungimento dello scopo che l’Unione Europea si propone e soprattutto darebbe il colpo definitivo al tentativo di uscire dal grigio periodo ventennale di crisi economica e di sviluppo che pesa sull’Italia e sul Mezzogiorno .
Infine va superata a livello locale una incapacità crescente di coinvolgimento e concertazione ad ampio respiro.
Brindisi ha bisogno di recuperare lo sforzo di programmare e lottare con la più ampia condivisione per il suo sviluppo integrato.
Responsabilità che riguarda tutti.
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Enzo Casone
L’Agorà della Sinistra di Brindisi