BRINDISI – Importante squillo esterno, da parte dell’Happy Casa Brindisi di coach Vitucci, che passa alla Unipol Arena di Bologna contro la UNAHOTELS, al termine di un match tirato, vissuto su un sostanziale equilibrio per lunghi tratti dell’incontro, con l’inerzia che si è spostata a favore di Thompson e compagni nel terzo quarto. Reggio Emilia, lo avevamo anticipato in fase di presentazione del match che attendeva Brindisi, si è dimostrata una squadra coriacea e volitiva, un collettivo di valore in cui temperamento e condivisione di ruoli e responsabilità, da parte di ciascun componente del roster, costituiscono il marchio di fabbrica della truppa di coach Antimo Martino. Brindisi ha invece sfruttato un roster con più talento diffuso e maggiori varianti ed interpreti offensivi rispetto a quello reggiano, che si è dimostrato gruppo da colletti blu, classe operaia al potere, con le eccezioni di Taylor e Bostic, che pure sono mancati nei momenti in cui si poteva pensare di portare a casa i due punti.
Successo davvero prezioso, quello colto dall’Happy Casa, nell’incontro valido per la terza giornata del campionato 2020/2021, in un match che costituiva già un bel banco di prova per le aspirazioni dei biancoazzurri per il proseguio del campionato. Brindisi approfitta degli acciacchi che hanno costretto Brandon Taylor e Justin Johnson a prestazioni molto sotto i propri standard abituali (in aggiunta ad un Baldi Rossi impalpabile), ma dal canto suo ha avuto un Nick Perkins che ha palesato grosse difficoltà nella capacità di essere con la testa nel match, per quanto fatto vedere nei minuti spesi sul parquet bolognese.
Lo strappo che fa pendere, quantomeno a livello umorale, l’inerzia a favore di Brindisi, avviene attorno alla metà del terzo quarto. Gli uomini di coach Vitucci avevano provato l’allungo con le triple di Willis e Bell, ma Brandon Taylor aveva riportato sotto i suoi con un bel gioco da 4 punti. Lo stesso Taylor, aveva però speso un veniale fallo antisportivo su un Harrison lanciato in campo aperto (il quale ha sopperito alla serata completamente negativa dall’arco, con buona attitudine ed efficacia difensiva), che instillava una robusta dose di autostima a Brindisi ed ai suoi piani di attentare al colpo esterno in terra emiliana. Thompson veleggiava in area entrando a sinistra ed appoggiando bene al cristallo e si inventava anche il canestro che, sulla sirena di fine terzo quarto, sanciva il + 8 per i biancoazzurri. Nell’ultimo quarto, Brindisi era lucida a contenere il rientro di Reggio Emilia (dettato più da una spinta di orgoglio che da una capacità tecnico/tattica di prendere in mano le redini dell’incontro), amministrando con le incursioni in area di Harrison, un bel canestro su rimbalzo offensivo di Willis e la correzione volante di Thompson, il vantaggio acquisito che, seppur risicato, ha costituito nell’arco di un match giocato sull’equilibrio per lunghi tratti, uno scossone decisivo.
Partita solida, buona attitudine difensiva, come spiegato da Vitucci nel dopogara, con Brindisi brava dopo l’intervallo a raffreddare le bollenti percentuali fatte registrare da Reggio nelle prime battute del match. MVP Thompson, atleticamente e fisicamente imprendibile nelle sue incursioni in area per tutti i propri dirimpettai in canotta biancorossa. Harrison, come detto, nonostante una serata da dimenticare nel tiro dalla lunga distanza, si è applicato bene in difesa (bravo ad andare sulle linee di passaggio avversarie, con qualche lampo di istinto felino) ed ha sfruttato le scorribande in area avversaria per ripetuti viaggi in lunetta. Va detto che Brindisi ha risorse, soluzioni ed interpreti, per poter sopperire, almeno in partite contro avversari alla portata come Reggio Emilia stasera, ad una serata no, dal punto di vista balistico, del suo leader offensivo. Conferma l’ottima prova disputata contro Roma Gaspardo, presente anche a rimbalzo, ma è il duo Willis-Bell a convincere, su entrambi i lati del campo. Se Thompson ed Harrison costituiscono le punte, per talento e capacità offensive, del roster costruito da Giofrè in estate, la coppia di ali biancoazzurre sono invece aghi della bilancia ed elementi in grado di fornire a Brindisi quella dimensione di solidità tecnica e durezza mentale, spesso decisiva per portare a casa il referto rosa quando il pallone inizia a scottare. L’impressione è che se sapranno acquisire maggiore continuità e presenza nell’arco dei 40’, Brindisi potrà stare tranquilla.
L’appuntamento è per domenica prossima, quando farà visita all’Happy Casa, la De’ Longhi Treviso Basket, di coach Menetti, uscita sconfitta dall’ostico match interno contro Brescia. Servirà uno sforzo importante a livello difensivo, sui pericolosi esterni presenti nel roster trevigiano, servirà attenzione ed un’altra convincente prova difensiva, da parte di tutti. Servirà anche Nick Perkins, chiamato a dare una mano ed un’impronta più decisiva sul match, al cospetto di una front-line (quella che sarà di scena al PalaPentassuglia, tra una settimana), assolutamente alla sua portata.
Jacopo Lania