MESAGNE – Gentile Direttore de “L’Ora di Brindisi”,
in merito all’articolo uscito sul portale dell’Ora di Brindisi dal titolo “Aresta ‘punzecchia’ Rossi e la Cenerentola Brindisi si prende un’altra gomitata tra i denti. Pd e M5S brindisini non pervenuti” vorrei chiarire per i vostri lettori il mio reale punto di vista. Respingo in modo netto e chiaro ogni tentativo di accreditare una idea che vuole un mio ruolo contro gli interessi della città di Brindisi e dei suoi cittadini. Al contrario il mio impegno è sempre stato rivolto, in merito al Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), a sbloccare l’attuale situazione che aveva visto l’impantanarsi dell’istruttoria della proposta di CIS avanzata dai comuni di Brindisi e Lecce. Contrariamente a quanto affermato nell’articolo, la concezione di Area Vasta come territorio necessario per accedere ai progetti finanziati tramite il CIS non può ridursi ai soli comuni di Brindisi e Lecce. Era assente infatti di un presupposto basilare per essere considerata Area Vasta: la contiguità territoriale. Brindisi e Lecce infatti non sono contigui come comuni capoluogo ma come territorio provinciale. Ergo che per essere realmente Area Vasta è necessario il coinvolgimento degli altri comuni che questa contiguità territoriale assicurano.
Nell’articolo si scrive che ad agosto l’incontro con il Comune di Brindisi e il Sottosegretario Mario Turco sarebbe saltato “a causa delle rimostranze di Aresta”. Ora io non so quale mente abbia partorito una simile leggenda metropolitana, ma è completamente destituita di fondamento. Fino a pochi giorni fa – siamo in ottobre inoltrato – non ero neanche a conoscenza di questa ipotesi d’incontro, per cui non sono intervenuto in nessun modo. Se fossi stato informato avrei semmai perorato il fatto che l’incontro si tenesse, perché ritengo preziosa ogni occasione di confronto tra le istituzioni locali ed i rappresentanti del Governo.
Quanto al mancato invito a partecipare alla conferenza che si è tenuta a Palazzo di Città di Mesagne venerdì 16 ottobre, con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Mario Turco e diverse istituzioni ed associazioni economiche della nostra provincia, del sindaco di Brindisi nella sua veste di Presidente della Provincia faccio notare semplicemente una cosa. Riccardo Rossi non ha mai avuto, fino ad oggi, la sensibilità istituzionale di portare il tema del CIS al confronto con gli altri suoi colleghi sindaco della provincia. Anzi ha sempre dichiarato – e purtroppo continua ancora a farlo ma non dispero che cambi finalmente idea – che il CIS riguarda esclusivamente il comune capoluogo. Secondo Lei, con questi presupposti, il sindaco Rossi sarebbe mai potuto venire a discutere del CIS al Palazzo della Città di Mesagne o l’avrebbe ritenuta una intollerabile provocazione?
Credo, se mi posso permettere un consiglio, che anche la Sua testata dovrebbe battersi per superare le anacronistiche contrapposizioni di campanile tra il capoluogo e i suoi comuni limitrofi, invitando tutti ad assumere atteggiamenti più responsabili e più consoni alla difesa e tutela degli interessi della nostra comunità. Le assicuro che amo Brindisi come se fosse la mia città e non dimentico mai che sono un Deputato della Repubblica, che ha il dovere di non guardare al singolo particolare ma di perorare per tutti il bene comune.
Molte cordialità,
on. avv. Giovanni Luca Aresta