Edison, Bianco (ASI) chiede un altro sito: “Si rischia blocco logistico del porto”
BRINDISI – Anche l’Asi si professa contraria alla location scelta da Edison per l’insediamento di un deposito costiero gnl. A spiegare la natura delle perplessità è il Presidente del consorzio Mimmo Bianco: “Per quanto ci compete, esprimiamo una valutazione tecnica, non politica. La nostra preoccupazione è che i serbatoi, nell’ipotesi di Costa Morena, possano essere posizionati a una distanza tale da non interferire con il corretto funzionamento dell’infrastruttura ferroviaria che con tanta fatica siamo riusciti a collegare alla banchina. Con l’attuale progetto presentato da Edison, invece, si prefigurerebbe un’interferenza con l’utilizzo dei binari e quindi uno spreco di denaro pubblico, con la Corte dei Conti che potrebbe chiederne conto. Non avrebbe senso, dunque, limitare l’utilizzo di quei binari che sono venuti a costare tanti milioni di euro. Senza contare anche il progetto della Plir da realizzare. Insomma, temiamo per un blocco dello sviluppo logistico del porto. Abbiamo poi chiesto a Edison un’integrazione rispetto al rischio di incidente rilevante e attendiamo di valutare le integrazioni che la società ci ha fatto pervenire qualche ora fa”.
In merito alla candidatura delle aree dove istituire la zona franca, Bianco abbraccia la linea di Patroni Griffi: “La candidatura dell’area di Capobianco non esclude quella delle aree retrostanti Costa Morena di proprietà di A2A, di Enel e dell’Asi stessa. Il limite della zona doganale non deve superare i 50 ettari e se facciamo i conti viene fuori l’insieme di queste aree”.