D’Attis fa scoprire le carte al Ministro: “Fondi per il Cis disponibili dal 1° gennaio, ma serviranno per l’area vasta, non solo per i due capoluoghi”
BRINDISI – “Fin dal mio insediamento ho iniziato il confronto con gli altri soggetti istituzionali coinvolti nel CIS di Lecce e Brindisi. Dal mese di dicembre è partita l’attività istruttoria che consente di tradurre le idee di sviluppo già presenti in stato avanzato in vere e propria progettualità. Solo all’esito di questa attività istruttoria sapremo quantificare il fabbisogno finanziario per assegnare le risorse al Contratto Istituzionale di Sviluppo. Risorse che saranno ricavate dalla nuova programmazione Sviluppo e Coesione del 2021-2027”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, rispondendo a una interrogazione parlamentare su risorse, modalità e tempi di avvio del Contratto istituzionale dis sviluppo(Cis) delle citta’ di Lecce e Brindisi. “Dobbiamo però evitare che i CIS diventino un progettificio fine a se stesso – ha aggiunto -, deve invece intercettare una vocazione specifica dello Sviluppo territoriale. Questo CIS andra’ avanti in tempo per intercettare i fondi che saranno disponibili dal primo gennaio”.
Questa la notizia battuta dall’agenzia di stampa ItalPress, alla quale va aggiunta però la parte meno digeribile per Brindisi, ovvero quella nella quale il Ministro, interrogato nel corso del Question Time dall’attento On. Mauro D’Attis, ha specificato che i fondi del Cis devono essere utilizzati in un’ottica di area vasta e non per le singole città capoluogo, perché per queste ci saranno altri fondi appositamente destinati.