Ai tre fuorusciti si potrebbe aggiungere la Dell’Anna? Ma dall’opposizione potrebbe arrivare qualche ciambella di salvataggio. Intanto dal Governo ancora buone notizie per i conti del Comune
BRINDISI – Dopo la rinegoziazione dei mutui, con la possibilità di non pagare la rata per quest’anno, adesso il Governo consentirà al Comune di Brindisi, quando il decreto Agosto passerà anche dalla Camera per la conversione in legge, di sospendere il pagamento della quota di disavanzo prevista per il 2020 all’interno del Piano di rientro pluriennale conseguente alla dichiarazione del predissesto. Quei soldi, dunque, potranno essere utilizzati per il pagamento dei debiti fuori bilancio.
Una gran bella boccata d’ossigeno per la maggioranza di governo cittadino, che vede più vicino l’obiettivo di arrivare a fine mandato. Anche se in verità va sottolineato che si tratterebbe solo di uno slittamento al 2021 della soluzione dei problemi di bilancio, che restano tutti lì. Tutti questi discorsi, tenuta della maggioranza permettendo.
Già, perché in vista della votazione per l’approvazione del bilancio previsionale ci sarà da valutare la posizione di Massaro, Vadacca ed Elefante, ma anche della Dell’Anna, che a quanto pare sarebbe rimasta turbata dopo una recente riunione di maggioranza in cui i toni si sarebbero alzati particolarmente per via – si dice – della posizione favorevole della Consigliera rispetto al taglio dei costi della politica.
Senza questi quattro, la maggioranza avrebbe 17 voti giusti giusti. Con l’incognita del Consigliere del PD Pesari, contro il quale potrebbe essere sollevata nuovamente da qualche Consigliere di opposizione la questione della sua presunta incompatibilità. E c’è chi sostiene che qualcuno starebbe valutando di eccepire tale questione, che potrebbe costringere Pesari ad astenersi dal voto, così rendendo la situazione politicamente drammatica per la maggioranza. Sempre che dall’opposizione qualcuno non lanci una ciambella di salvataggio. E anche in questo caso, di nomi di Consiglieri pronti a sostenere Rossi se ne fanno più di uno.