Cobas: “Piano industriale BMS fa pensare a chiusura. Cooperative non ricevono soldi dal Comune da marzo”
BRINDISI – Il Sindacato Cobas organizza Mercoledì 9 Settembre alle ore 15,00 un sit-in davanti al Comune di Brindisi in Piazza Matteotti in concomitanza del Consiglio Comunale per continuare a chiedere un incontro con il Sindaco Riccardo Rossi , dopo averne realizzato la richiesta da mesi.
La richiesta di incontro nasce dalla necessità di verificare i danni previsti dal Cobas già lo scorso anno per i lavoratori e la città dal piano di predissesto economico; sembra che i danni siano maggiori addirittura del previsto.
Il Cobas non comprese allora in modo particolare i tagli ai servizi alle persone in difficoltà per inserire nel piano di predissesto economico votato dal Comune di Brindisi 40 milioni di euro di potenziale contenzioso su 56 milioni totali.
I nodi arrivano al pettine ed in particolare in questo incontro vorremmo porre delle domande sui servizi sociali , la Brindisi Multiservizi , l’Assistenza Domiciliare .
I tagli ai servizi sociali hanno trovato in questi mesi la ferma opposizione dei lavoratori, i quali hanno formulato al Comune una proposta di discussione su come riorganizzare i servizi per migliorarli, ampliarli, mantenendo gli attuali livelli occupazionali.
Ancora ad oggi 71 lavoratori dei servizi sociali ,firmatari della proposta di discussione , non hanno ricevuto nessuna risposta.
Addirittura sentiamo lontane lamentele da parte delle cooperative che gestiscono i servizi che potrebbero iniziare a non pagare gli stipendi; sembra che dal mese di Marzo non ricevono i pagamenti dal comune di Brindisi.
Il motivo dei ritardi è da ricercare nel fatto che questi pagamenti alle cooperative sono debiti fuori bilancio e quindi devono essere approvati da un voto del Consiglio Comunale, cosa che riteniamo molto lontana.
Per quanto riguarda la Brindisi Multiservizi le cose certe che sappiamo è quella che gli ulteriori tagli alla società hanno costretto l’Amministratore a presentare un piano industriale con i prossimi tre anni in rosso, in negativo, che significa la chiusura della azienda se non intervengono fatti nuovi.
Ricordiamo che l’impegno della Amministrazione a tagliare i famosi “grassi stipendi” non si è ancora visto e non se ne vede neanche l’ombra di una sua realizzazione .
La vertenza della Assistenza domiciliare tarda ad essere conclusa perché dalle informazioni che abbiamo avuto il Comune non ha ancora aderito alla richiesta della Prefettura di inviare una scheda informativa della questione.
La richiesta della Prefettura di una scheda informativa è stata fatta per gestire al meglio una riunione dove dove essere ratificato il passaggio di gestione del servizio ADI alla Asl unitamente al passaggio delle lavoratrici alle cooperative .
Purtroppo molte previsioni espresse solo dal Cobas lo scorso si stanno realizzando, faremo di tutto per evitare danni ai lavoratori ed ai cittadini.
Per il Cobas Roberto Aprile