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Se L’Orina di Brindisi puzza meno di certa sinistra
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Se L’Orina di Brindisi puzza meno di certa sinistra

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BRINDISI – Di Riccardo Rossi mi ha subito colpito una cosa: quando in campagna elettorale si rivolgeva ai cittadini, usava prima declinare al femminile e poi al maschile. Segno di grande sensibilità verso il mondo femminile. Un approccio che poi ha confermato anche in seguito, istituendo la panchina rossa, la commissione pari opportunità e in ultimo postando un messaggio di solidarietà verso la Ministra Azzolina, vittima del clima infame tipico dei social.
Peccato che questo progressismo sia selettivo e non riguardi ad esempio la libertà di stampa. Rossi, infatti, non ha mai preso le distanze dalle offese (in alcuni casi diffamanti) che alcuni giornalisti sono costretti continuamente a sorbirsi dagli esponenti del suo movimento Brindisi Bene Comune e del suo ex Movimento No al carbone. Tutt’altro. È capitato che in alcune occasioni il Sindaco abbia rilanciato gli attacchi, o meglio le offese (molti ricordano la vicenda che ha riguardato la giornalista Lucia Portolano). C’è addirittura chi giura di aver sentito il Sindaco parlare in un incontro pubblico con gli operatori portuali de L’Ora piccola (Orina?) di Brindisi. Non vogliamo crederci, ma il dubbio permane se si pensa che un suo stretto amico e militante di BBC, Alfieri Carbone, sul proprio profilo Facebook abbia espressamente parlato di Ora: Orina, rispondendo al nostro articolo nel quale, a seguito dei soliti insulti di qualche militante di BBC e Nac, abbiamo parlato di fascistelli che usano la tastiera come manganello.
Uno di questi è solito pubblicamente asserire che il sottoscritto (e non solo) sarebbe al soldo del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale. Tesi ripresa pubblicamente dai No al carbone.
La domanda, allora, sorge spontanea: quale Riccardo Rossi abbiamo come Sindaco? Quello che stigmatizza gli attacchi alle donne dimostrandosi degno esponente della sinistra progressista o quello che tace (e in alcuni casi rilancia) sulle reiterate offese ai giornalisti?