Patroni Griffi: “Per il porto di Brindisi già finanziate con 200 mln di euro tutte le opere finanziabili”
BRINDISI – Il comunicato stampa di Brindisi Bene Comune esacerba ulteriormente gli animi, con il movimento del Sindaco che parla chiaramente di fallimento di Patroni Griffi, cavalcando le polemiche di queste ore sui finanziamenti elargiti dal Governo per il porto di Bari e non per quello di Brindisi.
Il Presidente dell’Authority, però, chiarisce che per il porto di Brindisi sono state finanziate tutte le opere che potevano essere finanziate: “È la solita narrazione, per di più sbagliata. I finanziamenti di cui si parla in queste ore – chiarisce Patroni Griffi – riguardano residui destinati soltanto a opere per cui esistono già progetti esecutivi, cioè quelli per cui c’è già una localizzazione così come prevista dal Prp, da una sua variante, da un adeguamento tecnico funzionale, ovvero sino al DL Semplificazioni. Inoltre il progetto deve essere approvato ex art. 27 del Codice dei contratti pubblici. Ebbene, per Brindisi tutti i progetti in queste condizioni sono finanziati. In particolare per Brindisi esistono progetti finanziati per oltre 200 milioni di euro, che ne fanno il porto con il maggior numero di finanziamenti allocati. A memoria, tra questi progetti rientrano i nuovi accosti di Sant’Apollinare, i dragaggi e la relativa cassa di colmata, il pontile a briccole, la stazione marittima Le Vele, l’acquisto dai privati del terminal Il Mondo e delle aree pertinenziali di Comune e Asi per realizzare aree parcheggio, la manutenzione della sede dell’Authority, la realizzazione del monoblocco a Costa Morena per i crocieristi, la vasca di accumulo, l’infopoint, l’elettrificazione delle banchine candidato nell’ultimo finanziamento PAC, la nuova illuminazione a led che produrrà risparmi, l’estensione totale del sistema informatico Gaia e l’estensione del nuovo sistema informatico integrato Aida/Gaia, l’implementazione di un sistema di monitoraggio basato sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio ambientale e per la prevenzione di incidenti rilevanti. Aggiungo che a ragione degli ingiustificati rallentamenti delle opere strategiche per Brindisi quali gli accosti e i dragaggi e nel timore che si perdano i finanziamenti attualmente in essere, le stesse opere sono state ricandidate sulle nuove linee di finanziamento, ovviamente sottraendo risorse agli altri porti del sistema. Ricordo infine che i progetti da candidare dovevano rientrare tra quelli previsti nel POT e nei programmi triennali. Il che conferma che per Brindisi tutte le opere previste nei programmi pluriennali sono dotate di adeguate risorse finanziarie. Il problema – conclude Patroni Griffi – non è arraffare finanziamenti presentando progetti posticci ma non perdere i finanziamenti in essere ancorati ad opere che l’intera portualità brindisina attende da anni e ritiene imprescindibili”.