Oggiano: “Serve un tavolo sul porto, in attesa di capire l’idea che ha chi pensa che Sant’Apollinare serva per far nidificare gli uccelli”
BRINDISI – La teoria e la realtà non sempre corrono nella stessa direzione ed in questa Città la maggioranza di questo Comune ha fatto scuola dando soluzioni senza conoscere i problemi sconfinando spesso nella pura fantasia.
Con la riapertura del traffico passeggeri del Porto di Brindisi al Porto di Valona/Albania e viceversa, seppur in maniera parziale, per via delle note problematiche covid19 e, di conseguenza, nonostante e purtroppo le poche centinaia di passeggeri in arrivo ed in partenza da/per il Porto di Brindisi, sono stati offerti i soliti squallidi disservizi (ormai atavici) sia ai passeggeri che agli operatori tutti, a discapito della portualità.
Sicuramente questa situazione non è stata creata oggi, ma è una cosa che ci trasciniamo da moltissimi anni, senza mai raggiungere una intesa vera che permetta di offrire servizi reali ai passeggeri, alle navi, agli operatori tutti, nel rispetto dei ruoli da svolgere.
Nella sostanza assistiamo, ancora una volta, alla carenza di strutture ai passeggeri con bambini in tenera età che attendono sino alle ore 01:00 di notte in strada prima di poter fare i controlli di istituto, agli operatori che lavorano in maniera precaria con orari assurdi e infine alle navi che partono, di conseguenza, soltanto alle ore 04:00/05:00 del mattino.
Tutto questo, mentre chi avrebbe dovuto “cambiare la storia” (credevano in meglio) ha fatto del cavillo burocratico legislativo post ideologici la propria “difesa passiva”, ingessando la Portualità Brindisina, che già veniva da un periodo non facile.
Ora, se è vero come è vero che tali problematiche non sono state causate da questa maggioranza, è pur vero che di fatto l’atteggiamento ostruzionistico ed i “SI” che erano, come sono, dei “NO”, sono stati e sono la “spada di Damocle” alla progettualità messa in atto dall’Ente Porto, vedasi per esempio i dragaggi, il pontile a briccole, le strutture per l’accoglienza, il Dock-bi, ecc..Tale attinenza non ha permesso di affrontare e risolvere problemi atavici nell’interesse di tutti; queste problematiche oggi vengono inevitabilmente amplificate dalla situazione Covid-19, in quanto ve ne sono di nuove e di natura organizzativa con inevitabili ulteriori controlli. Burocrazia su burocrazia.
Va da sé che tale situazione va a discapito dell’economia Brindisina e favorisce porti virtuosi come quelli di Bari a cui ora si aggiungono Monopoli, Barletta e Manfredonia; situazione che specialmente oggi non ci possiamo più permettere.
Pertanto chiedo con urgenza, nelle more del “cambiamento della storia” di questa Città, un tavolo di concertazione immediato ed operativo, intorno al quale vi siano gli Enti preposti e gli Operatori portuali al fine di trovare soluzioni immediate che permettano:
1. Ormeggi certi alle Navi;
2. Realizzazione di in centro di coordinamento COVID-19, interfacciato con i porti di Corfù, Igoumenitsa, Patrasso e Valona (ed ogni porto scalato da Brindisi) al fine di lavorare in sinergia, per cercare di accelerare i dovuti controlli;
3. Controlli di istituto in entrata ed in uscita per gli Stati extra-schengen in simultanea;
4. Realizzazione di una zona servizi per i passeggeri in attesa di imbarco;
5. Il rispristino del servizio di gestione di instradamento del traffico portuale in entrata ed in uscita.
Il tutto in attesa che la nuova visione del Porto e dei traffici marittimi di Brindisi vengano chiariti una volta per tutte da chi pensa ancora che S. Apollinare sia una spiaggia dove far nidificare uccelli migratori e fare un bagno salutare.
Massimiliano Oggiano
Vicepresidente del Consiglio Comunale du Brindisi
Capogruppo di FdI