BRINDISI – Ribandita la gara per l’alienazione delle farmacie comunali, ma come qualche addetto ai lavori fa osservare, alcune stranezze saltano all’occhio.
Il bando di gara indica come prezzo base d’asta <<euro 2.246.708,80, derivante dalle seguenti componenti:
a. valutazione aziendale Servizi Farmaceutici Brindisi s.r.l. per euro 2.063.703,80 (perizia di stima di cui all’allegato 2 al presente bando);
b. valutazione dell’immobile sito in Via Grazia Balsamo n. 4 ove si svolge l’attività della sede farmaceutica n. 5 per euro 134.000,00 (perizia di stima di cui all’allegato 1 al presente bando);
c. valutazione dell’immobile sito in Via Delle Mimose n. 24 ove si svolge l’attività della sede farmaceutica n. 24 per euro 49.005,00 (perizia di stima di cui all’allegato 1 al presente bando)>>
Inoltre, come già ricordato, il bando prevede :
a) l’obbligo per il soggetto aggiudicatario, oltre all’importo offerto in rialzo in sede di gara, di corrispondere all’Amministrazione Comunale: – un importo pari al valore della mobilia e attrezzature della società di € 49.533,17;
b) il pagamento del valore del magazzino all’atto di vendita
c) il pagamento di canoni annuali da corrispondere al Comune (Farmacia con sede n. 5 €. 10.309,20 – scadenza contratto in essere: 14/06/2024; Farmacia con sede n. 24: non contrattualizzato !)sino al traferimento degli immobili;
d) il mantenimento dei livelli occupazionali, il cui inadempimento è sanzionato con una penale di 150.000,00 euro “per ogni singola violazione dell’impegno al mantenimento dei livelli occupazionali” (che vuol dire per ogni dipendente? linguaggio del tutto esoterico e che certamente avrà un effetto – non certo positivo – sul concorso).
e) mantenimento “per un periodo di dieci anni decorrenti dalla data di stipula del contratto” della sede farmaceutica n. 24 nella sua attuale collocazione, anche qui è prevista una penale da inadempimento di euro 100.000,00 euro.
Esaminando gli allegati, emergono alcuni elementi che meriterebbe un approfondimento.
Sul valore della farmacia è prodotta la perizia della Grant Thornton firmata dall’AD di tale società Francesco Pastore. Da un esame dell’albo pretorio non emerge però alcun conferimento alla Grant Thornton di un incarico per determinare il valore della farmacia. Sembra peraltro che la perizia sia stata fatta ad altri fini: a) i bilanci considerati si fermano al 2017 (e quindi la perizia non è attuale e non riflette lo stato attuale del mercato); b) il valore attribuito all’azienda dalla perizia è diverso da quello indicato nel bando di gara; c) non vi è alcuna valutazione sul valore depressivo del prezzo posto a base d’asta per via delle clausole previste dalla stazione appaltante sul mantenimento dei livelli occupazionali e della localizzazione della farmacia, e ciò che più è peggio sull’effetto delle penali sul valore da porre a base d’asta.
Insomma, in assenza di una perizia ad hoc, il valore della farmacia da porre a base di gara potrebbe non essere quello corretto.
Inoltre, non risulta nessuna perizia sullo stato degli immobili e sul loro attuale valore di mercato, considerando il periodo recessivo e il coronavirus.
Un bando, dunque, pieno di punti interrogativi. Ma magari esistono delle spiegazioni…