Bozzetti (M5S): “Necessario un nuovo sviluppo economico che parta da rinnovabili e valorizzazione del porto”
BRINDISI – “Per Brindisi serve una visione di sviluppo che vada persino oltre il processo di riconversione della centrale Enel. Per questo ritengo pienamente condivisibili le osservazioni del Segretario della Cisl Antonio Castellucci e la sua richiesta per la nascita di un ‘laboratorio Brindisi’, richiesta che tra l’altro peroriamo da tempo insieme ai consiglieri comunali brindisini nei confronti dei ministeri competenti”. Lo dichiara il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti.
“Già lo scorso anno – continua il pentastellato – nell’ambito dell’audizione richiesta in commissione regionale, auspicavo che l’attività di Enel non si limitasse alla riconversione a gas della centrale, ma riguardasse anche la creazione di poli di eccellenza su energie rinnovabili, sistemi di accumulo, bonifiche, riconversione dei siti produttivi, in particolare nel SIN. Questo permetterebbe da un lato di attivare interventi di sviluppo e dall’altro di incrementare i livelli occupazionali, sui cui la Cisl ma non solo hanno giustamente posto l’attenzione. Per questo già allora evidenziai la possibilità di favorire nel sito di Brindisi l’insediamento di una sede strutturata di rilevanza nazionale di ENEL Green Power, realtà in forte espansione per attività di realizzazione, gestione e controllo dei nuovi impianti di energie rinnovabili, così come sottolineato dallo stesso Segretario Cisl. Da tempo stiamo lavorando per incrementare le risorse del Just Transition Fund, in modo da permettere a Brindisi di rientrare e chiediamo che l’amministrazione non si faccia trovare impreparata, ma abbia già pronti i progetti per un’economia sostenibile, così come lavoreremo per permettere alla Regione di utilizzare parte dei fondi del Recovery Fund per la riconversione economica. Auspichiamo poi che vengano finalmente realizzati i progetti del CIS, purtroppo fermo da quando il ministro per il Sud non è più la nostra Barbara Lezzi. Al centro di un nuovo sviluppo dev’esserci il porto di Brindisi, le infrastrutture legate all’attività portuale e le Zes, lavorando magari per estenderne il perimetro sino alla Centrale Enel così da permettere la realizzazione dei progetti proposti anche dalla CNA di Brindisi. Alcune opere portuali sono già possibili grazie al DL Rilancio, ma serve l’unità d’intenti di tutti gli attori coinvolti e non il braccio di ferro a cui assistiamo da settimane tra autorità portuale e Comune. Il nostro territorio deve rinascere: noi del M5S ci stiamo impegnando a tutti i livelli per farlo, ma per portarlo a termine c’è la necessità che gli altri mettano da parte gli interessi di partito mettendo al centro quelli dei cittadini”.