Antonucci (F.I): “Dopo due anni di amministrazione, una città mortificata dall’incapacità politica di Rossi”
BRINDISI – Dopo soli due anni di amministrazione, il Sindaco Rossi ha dimostrato di non riuscire a governare la città di Brindisi fallendo su tutti i fronti.
I brindisini che hanno tanto creduto potesse rappresentare una novità politica per la città, oggi hanno capito che ‘la storia’ non solo non è cambiata, ma è addirittura peggiorata essendosi egli stesso impantanato negli equilibri precari di questa sinistra forzatamente allargata.
Un Sindaco che da formichina nei banchi dell’opposizione si è tramutato in una cicala dopo l’elezione, per passare poi, per qualche tempo, a leone con atteggiamenti arroganti e scollegati dalla realtà locale; ed oggi, dopo questa incessante metamorfosi, lo vediamo ritornare timidamente nel formicaio con i suoi amici che, con ‘azioni al limite del buon senso’, tentano di ricostituire la maggioranza in consiglio comunale.
Si è rivelata – quella di Rossi- una amministrazione scollegata dalla comunità, senza confronto con i cittadini, senza contraddittorio con le altre forze politiche, come accaduto ad esempio sulla vicenda Versalis, su cui era stata emessa una ordinanza di chiusura, poi ‘miracolosamente’ ritirata. Lo stesso dicasi per i progetti di decarbonizzazione Enel di cui il Sindaco non riferisce in aula, pur partecipando ai tavoli tecnici.
Il Sindaco – ormai in balia delle onde- dopo vani tentativi di annaspare- ci riprova e per mantenere ‘vivo’ il suo personale elettorato (ormai ridotto ai più intimi), fa una ‘prova’ – come se Brindisi fosse una ‘cavia’ – e decide di chiudere la circolazione veicolare del centro dalle ore 20 nonostante le attività commerciali siano ancora aperte. In piena fase post-Covid emette infatti un’altra ordinanza ‘blitz’ minando la ripresa economica dei commercianti del centro città, già duramente messi in difficoltà dal lockdown.
Immediata conseguenza del centro ‘blindato’ è la difficoltà per molti cittadini di raggiungere bar, ristoranti e locali, in quanto il Sindaco non ha nemmeno previsto aree di parcheggio nelle immediate vicinanze della ZTL – ad eccezione dei parcheggi di via Splatato – di per sé insufficienti – e ad ogni modo ben distanti da numerose attività.
Ma il Sindaco ai parcheggi ci ha pensato, eccome! Peccato si tratti di numerosi posti auto – rigorosamente a pagamento- sulla litoranea senza fornire uno straccio di spiaggia pubblica organizzata. Dopo tre mesi di chiusura per la pandemia – considerata l’eccezionalità e la drammaticità della situazione- tutto ci saremmo aspettati ma non che il Comune scegliesse di ‘fare cassa’ sulle spalle dei cittadini. Scelta bizzarra che ancora una volta denota la lontananza del Sindaco da questa comunità in cui evidentemente non è riuscito ad integrarsi. Lo dimostra anche il suo atteggiamento sornione rispetto alla scelta del Governo di non riaprire l’aeroporto di Brindisi a beneficio di quello di Bari, sbeffeggiando la cittadinanza con la favola degli aquiloni.
Mentre lo scorso anno, trasformatosi in leone, il Sindaco faceva il forte coi deboli, come nella vicenda dei commercianti del centro città, e il debole coi forti, al servizio di un partito da cui è rimasto schiacciato, oggi, dopo solo due anni di amministrazione, è ormai un sindaco indebolito dalla sua stessa arroganza e incapacità politica. E pensare che egli stesso voleva cambiare la storia Brindisi scardinando determinati ingranaggi in cui invece è rimasto incastrato.
È arrivato il momento che il Sindaco prenda coscienza di questo suo fallimento e nel rispetto della cittadinanza tutta faccia un passo indietro.
Un Sindaco che da formichina nei banchi dell’opposizione si è tramutato in una cicala dopo l’elezione, per passare poi, per qualche tempo, a leone con atteggiamenti arroganti e scollegati dalla realtà locale; ed oggi, dopo questa incessante metamorfosi, lo vediamo ritornare timidamente nel formicaio con i suoi amici che, con ‘azioni al limite del buon senso’, tentano di ricostituire la maggioranza in consiglio comunale.
Si è rivelata – quella di Rossi- una amministrazione scollegata dalla comunità, senza confronto con i cittadini, senza contraddittorio con le altre forze politiche, come accaduto ad esempio sulla vicenda Versalis, su cui era stata emessa una ordinanza di chiusura, poi ‘miracolosamente’ ritirata. Lo stesso dicasi per i progetti di decarbonizzazione Enel di cui il Sindaco non riferisce in aula, pur partecipando ai tavoli tecnici.
Il Sindaco – ormai in balia delle onde- dopo vani tentativi di annaspare- ci riprova e per mantenere ‘vivo’ il suo personale elettorato (ormai ridotto ai più intimi), fa una ‘prova’ – come se Brindisi fosse una ‘cavia’ – e decide di chiudere la circolazione veicolare del centro dalle ore 20 nonostante le attività commerciali siano ancora aperte. In piena fase post-Covid emette infatti un’altra ordinanza ‘blitz’ minando la ripresa economica dei commercianti del centro città, già duramente messi in difficoltà dal lockdown.
Immediata conseguenza del centro ‘blindato’ è la difficoltà per molti cittadini di raggiungere bar, ristoranti e locali, in quanto il Sindaco non ha nemmeno previsto aree di parcheggio nelle immediate vicinanze della ZTL – ad eccezione dei parcheggi di via Splatato – di per sé insufficienti – e ad ogni modo ben distanti da numerose attività.
Ma il Sindaco ai parcheggi ci ha pensato, eccome! Peccato si tratti di numerosi posti auto – rigorosamente a pagamento- sulla litoranea senza fornire uno straccio di spiaggia pubblica organizzata. Dopo tre mesi di chiusura per la pandemia – considerata l’eccezionalità e la drammaticità della situazione- tutto ci saremmo aspettati ma non che il Comune scegliesse di ‘fare cassa’ sulle spalle dei cittadini. Scelta bizzarra che ancora una volta denota la lontananza del Sindaco da questa comunità in cui evidentemente non è riuscito ad integrarsi. Lo dimostra anche il suo atteggiamento sornione rispetto alla scelta del Governo di non riaprire l’aeroporto di Brindisi a beneficio di quello di Bari, sbeffeggiando la cittadinanza con la favola degli aquiloni.
Mentre lo scorso anno, trasformatosi in leone, il Sindaco faceva il forte coi deboli, come nella vicenda dei commercianti del centro città, e il debole coi forti, al servizio di un partito da cui è rimasto schiacciato, oggi, dopo solo due anni di amministrazione, è ormai un sindaco indebolito dalla sua stessa arroganza e incapacità politica. E pensare che egli stesso voleva cambiare la storia Brindisi scardinando determinati ingranaggi in cui invece è rimasto incastrato.
È arrivato il momento che il Sindaco prenda coscienza di questo suo fallimento e nel rispetto della cittadinanza tutta faccia un passo indietro.
Livia Antonucci
Coordinatrice cittadina Forza Italia Brindisi
Coordinatrice cittadina Forza Italia Brindisi