Servizi sociali, Cisl FP esprime preoccupazione per i tagli sui servizi
BRINDISI – Egregio Sig. Sindaco,
questa O.S. è costretta a stigmatizzare, la grande confusione all’interno dei servizi sociali del comune di Brindisi, ove, pur a stento e a singhiozzo, non si riesce a far ripartire tutti i servizi previsti in favore della cittadinanza.
L’epidemia generata dal Covid-19 ha dimostrato, nel caso ce ne fosse stato bisogno, di come sia importante che al cittadino, a maggior ragione in momenti di crisi, siano offerti servizi di supporto, informazione, consulenza e assistenza e come gli stessi rappresentino l’espressione di coesione sociale di una comunità.
Proprio i servizi che avrebbero dovuto garantire tale ponte nei confronti di una cittadinanza spaventata e frastornata da un evento imprevedibile quale la pandemia, sono stati sospesi lasciando sia i cittadini già seguiti che coloro che hanno vissuto nuovi disagi, in uno stato di completo abbandono!
Ci spiace dirlo, ma si è pensato bene di gestire le emergenze da Covid-19 garantendo esclusivamente l’erogazione di buoni alimentari grazie alle risorse economiche statali destinate, come se non esistessero altre esigenze.
Ma andiamo per ordine al focus del problema.
Alla fine dello scorso anno, accampando problemi di disequilibrio finanziario in fase di redazione del bilancio di previsione, l’amministrazione comunale ha operato tagli sulle risorse normalmente assegnate al Sociale, colpendo in maniera massiva e massiccia la rete sociale e tutti i lavoratori che garantiscono da oltre un ventennio interventi di prossimità alla cittadinanza con supporto ed assistenza specialistica.
A marzo, causa lockdown, si sospendono inopinatamente TUTTI i servizi, in barba a tutte le direttive ministeriali, lasciando minori e famiglie in uno stato di isolamento e i lavoratori a casa.
Gli stessi servizi, a singhiozzo ripartono nel mese di maggio, gradualmente e alla spicciolata quasi tutti (e su questo bisognerebbe fare una riflessione nel merito), in un ordine che farebbe pensare che forse c’è una visione del sociale….peccato però che non si comprenda quale sia!
Tale perplessità viene confermata non solo dal ritardo con il quale, ancora ad oggi, non sono stati pubblicati i bandi per l’avvio dei centri estivi o per le iscrizioni dei bimbi agli asili nido, ma ancor di più dalla notizia che in questi giorni alcuni servizi quali Ade e Polo scadono senza che ci siano, al momento, informazioni sul proseguo.
Peggio ancora giunge la notizia che non solo non è stata ancora prevista la proroga ma che la mancata prosecuzione sarebbe determinata da ipotesi di ulteriori tagli economici allo studio.
Ancora si intende realizzare tagli economici sul sociale a fronte di oltre un milione di euro di economie prodotte dalla sospensione degli stessi servizi esternalizzati durante il periodo di lockdown ?
È impensabile che tutto il dissesto economico creato negli anni passati debba ricadere prevalentemente sullle famiglie e gli operatori dei servizi sociali esternalizzati, vicini da sempre ai bisogni di tutta la comunità locale.
Pertanto questa OO.SS. chiede l’immediata ripresa di tutti i servizi senza che venga previsto alcun taglio di ore alle famiglie ed ai lavoratori, atteso che non si possa fare cassa, depauperando le risorse destinate alle politiche sociali.
Per quanto sopra, questa O.S. chiede l’immediata convocazione di un tavolo di confronto sul futuro delle politiche sociali nella città, alla luce dei nuovi bisogni emersi post covid-19 e degli intendimenti del governo cittadino.
Segreteria CISL FP
Taranto –Brindisi
Luigi Verardi