Rossi: “Presto finirà l’era della chimica da idrocarburi, bisogna evitare di ritrovarsi un problema occupazionale come con Enel”
BRINDISI – Il Sindaco Rossi nella conferenza stampa sulla vicenda Eni-Versalis: “Limitarsi ad avvisare che ci sarà un fermo dell’impianto per le manutenzioni è una procedura che non mi convince. È una vulnerabilità del sistema e va disciplinata puntualmente all’interno dell’Aia.
Le manutenzioni sarebbero dovute terminare il 23. Inoltre, non sappiamo se tutto è passato dalla torcia o anche dai camini. Chi dice che un tavolo su questi temi c’era già, mente. Adesso c’è un tavolo. Sia chiaro: non ho nessuna intenzione né di chiudere l’impianto né di consentire a ognuno di di fare quello che vuole”.
Sugli investimenti che si aspetta nel prossimo futuro, il Sindaco spiega: “L’obiettivo iniziale è quello di attivare centraline che possano definire in maniera puntuale la concentrazione di inquinanti, progettando una rete di monitoraggio interna ed esterna all’impianto. I valori di inquinanti, al di là dei limiti di legge annuali, possono essere normati anche per le fasi acute di emissione: il benzene non potrebbe arrivare mai oltre il valore di 27 ad esempio. Chiederemo inoltre il monitoraggio della torcia a terra che verrà realizzata, la quale garantirà comunque di per sé emissioni minori”.
“Per alcuni sindacalisti, come ad esempio Giannoccaro, non ho nessuna stima e non credo possano essere interlocutori per questa Amministrazione”.
Sul futuro occupazionale dell’impianto, Rossi ammonisce: “Il futuro di Versalis non lo conosciamo, nei loro piani industriali per Brindisi non c’è traccia dell’abbandono graduale degli idrocarburi. I cittadini stessi lo chiedono. L’Europa si dirige verso un modello di sviluppo che prevede una decarbonizzazione. Se non interveniamo per tempo, ci troveremo nella stessa situazione del phase out dal carbone di Enel, in cui si passerà a 150 lavoratori. Questi processi vanno affrontati per tempo: entro 10 anni sarà superata anche la plastica degli idrocarburi, e se non chiediamo investimenti adesso, i lavoratori si ritroveranno nella stessa situazione della centrale Enel”.
“Federico Pirro difende lo status quo: dobbiamo invece andare verso un’altra strada, quella della transizione tracciata dall’Europa. Mi rendo conto che non è facile cambiare un sistema che ha come protagoniste multinazionali, ma la soluzione non è quella di dire che va tutto bene”.
Sul rapporto con il governo, il Sindaco chiede maggiore attenzione: “La sottosegretaria Todde ha detto che ci sono tavoli aperti a Roma, ma stanno producendo poco. Vedo una grande attenzione su Taranto ma non su Brindisi”.
Su quello che è accaduto nei giorni precedenti l’ordinanza, il Sindaco dichiara: “C’è un comunicato del procuratore De Donno: vanno chiarite le questioni dei forni in blocco e dei dati non validi. La tutela della salute pubblica non guarda i limiti di legge, l’Asl dovrà determinare quello che è avvenuto. Al tavolo tecnico dell’8 giugno, inoltre, ci sarà anche Ares. Attendiamo comunque il report finale di Arpa”.
Su Enel: “Sulla centrale Enel credo che occorra un parere dal grande assente, ovvero Terna, che ci deve dire se quella centrale è indispensabile per garantire la rete. Se così non è, non vediamo l’esigenza di quell’investimento per trasformarla in centrale a gas. Stesso discorso è valso per A2A, che ha vinto la gara per il rifasamento della rete per stabilizzare la rete elettrica”.
“La relazione finale di Arpa comprenderà la dispersione degli inquinanti, e le centraline andranno posizionate nei punti di massima caduta individuati”.
Sui fondi Cis, infine: “Con il ministro Lezzi eravamo prossimi alla firma del decreto per l’istituzione del Cis, adesso va ripreso quel discorso”.