BRINDISI – Il sindaco Riccardo Rossi continua a calpestare i diritti dei lavoratori che operano (direttamente o indirettamente) per conto del Comune di Brindisi e soprattutto delle fasce più deboli della popolazione.
Il riavvio del servizio ADI (Assistenza domiciliare integrata) è poco più che una burla, visto che si tratta di una fotocopia assai sbiadita di ciò che è sempre stato assicurato in passato.
Al momento, infatti, il servizio viene prestato a solo una ventina di utenti tra Brindisi e San Vito dei Normanni, mentre gli operatori sono chiamati a prestare la propria opera per non più di un paio d’ore al giorno, con conseguenze immaginabili sul piano della retribuzione. Un dramma che va ad aggiungersi al mancato pagamento della cassa integrazione relativa al periodo di totale interruzione del servizio.
A fronte di tutto ciò, si registra il grido di dolore di tutti coloro che usufruivano dei servizi ADI e SAD e che oggi non riescono ad ottenere risposte da nessuno.
E’ questa la città solidale e vicina ai più deboli che Rossi decantava in campagna elettorale? Possibile che non abbia un minimo di pudore per ammettere il suo totale fallimento ed andar via?
Gianluca Quarta – consigliere comunale Forza Italia