Monitoraggio ambientale, Bozzetti (M5S): “Necessario avere chiari gli effetti sanitari dello sforamento dei valori del benzene”
BRINDISI – “Ringrazio l’Arpa che questa mattina ci ha fornito dati puntuali per quello che riguarda il monitoraggio ambientale di Brindisi, con particolare riferimento all’impianto Eni Versalis. Auspichiamo che siano risolte le criticità segnalate dall’Agenzia in merito all’adeguatezza del sistema per il monitoraggio degli inquinanti gestito da Versalis, che a quanto pare presenta problemi sia in termini di manutenzione che di calibrazione e che si provveda quanto prima a una gestione delle centraline dello stabilimento da parte di ARPA. Ora per avere un quadro completo della situazione ritengo necessario audire il Dipartimento Regionale Ambiente per capire a che punto sia l’aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria e, per quello che riguarda l’aspetto sanitario, la Asl di Brindisi, in modo da avere chiari gli effetti dello sforamento dei valori del benzene”. Lo dichiara il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti al termine dell’audizione nelle commissioni congiunte III – V – VI dei dirigenti dell’Arpa Puglia, richieste dopo le ordinanze con cui il sindaco Rossi aveva disposto la chiusura dello stabilimento Eni Versalis, in seguito revocata.
“Dopo il tavolo nazionale dello scorso 1°giugno – continua Bozzetti – era necessario che anche in Consiglio si procedesse ad ulteriori approfondimenti. L’Arpa ha spiegato di aver chiesto che in conferenza di servizi per il rinnovo dell’AIA per l’impianto Versalis venga posto come vincolo la gestione centraline secondo un criterio condiviso anche dall’ARPA, elemento che condividiamo in toto e che avrebbe potuto proporre come osservazione all’AIA anche lo stesso sindaco senza creare tensione sociale in città. In questo modo, sarà possibile avere un sistema più efficiente di controllo che, in caso di situazioni di particolari criticità per il superamento dei valori degli inquinanti nell’area industriale, permetterà di rendere più snello il processo di individuazione del soggetto responsabile. È necessario ora condurre valutazioni ulteriori da parte del dipartimento di prevenzione della ASL, in quanto come più volte ribadito da ARPA, il rispetto dei limiti di qualità dell’aria previsti dalla normativa italiana sia per quanto riguarda il limite giornaliero del PM10 (pari a 50 µg/m3 che può essere superato per non più di 35 volte nel corso di un anno solare) che per gli altri inquinanti normati (benzene, NOx, CO, SO2), non fornisce alcuna garanzia di assenza di effetti sulla salute. Per questo, in linea con le previsioni normative che prevedono una integrazione tra politiche sanitarie ed ambientali, ora bisogna che gli enti competenti in materia sanitaria, sulla base del supporto tecnico offerto da ARPA, svolgano valutazioni approfondite per valutare i potenziali danni alla salute che potrebbero derivare dal superamento delle concentrazioni di benzene, che si è verificato in determinate fasce orarie giornaliere a Brindisi”.