Lettera dei lavoratori dei servizi sociali esternalizzati
BRINDISI – I lavoratori dei Servizi Sociali esternalizzati: Polo Servizi Territoriali, Centro Antiviolenza, Educativa Domiciliare, esprimono il loro sconcerto rispetto alla situazione venutasi a creare nel corso di quest’anno e che ha raggiunto l’espressione più critica nel periodo dell’emergenza della pandemia, portando sospensione repentina ed ingiustificata dei Servizi Specialistici sopracitati, nonostante la possibilità di poter proseguire le proprie attività in regime di smart- working o in modalità di protezione dell’utenza e degli operatori dei Servizi, secondo le disposizioni governative e dell’OMS.
Quanto sopra ha avuto delle ripercussioni sugli interventi in essere a tutela delle famiglie, dei minori, degli anziani e dei singoli cittadini bisognosi di un supporto continuativo e costante, soprattutto in un periodo così difficile; a ciò si aggiunge lo stato di completo abbandono delle situazioni complesse e delicate affidate su mandato dell’Autorità Giudiziaria.
In tale frangente i lavoratori, che garantiscono da oltre vent’anni queste prestazioni essenziali per la comunità cittadina, esprimono preoccupazione, delusione e rabbia per la mancata proroga di alcuni Servizi, determinando l’ennesima interruzione. Cosa ancor più grave è, ad oggi, l’assenza di una progettualità in linea con gli indirizzi governativi e regionali, che prevedono, invece, un potenziamento ed una implementazione degli stessi.
Inoltre si chiede di affrontare da ora le questioni menzionate e di conoscere le scelte di programmazione politica per la continuità dei suddetti Servizi, in quanto la loro scadenza programmata da questa amministrazione, è il 30 settembre del corrente anno.
Pertanto con la presente si sostengono CISL, CGIL, COBAS nella richiesta di un incontro urgente, al fine di poter ricevere informazioni chiare ed esaustive, circa le determinazioni che questa Amministrazione intende prendere.