BRINDISI – Gestione e valorizzazione dei beni monumentali in alto mare. Questo primo anno in cui il suddetto servizio è stato affidato alla fondazione del Teatro Verdi è trascorso nell’anonimato, e l’emergenza Covid ha inferto il colpo mortale a un settore che a Brindisi è sempre stato ritenuto secondario; unica eccezione, l’ultima gestione commissariale.
Tra i propositi espressi dalla fondazione in fase di affidamento c’erano ad esempio la valorizzazione e le visite guidate presso luoghi come Palazzo Balsamo e il rispettivo giardino, la casa di Virgilio, il parco Cillarese. Propositi ai quali non è stato dato seguito.
Adesso, però, con la stagione estiva alle porte, la situazione si presenta mortificante: i monumenti sono tutti chiusi, e dal dibattito non sono ancora emersi tempi e modalità d’intervento attraverso i quali l’Amministrazione comunale intende adeguare quei luoghi alle nuove esigenze dettate dall’emergenza Covid. In realtà, per il momento non è neppure emerso un dibattito.
Il tutto, mentre è in scadenza l’affidamento del servizio alla fondazione del Teatro Verdi e mentre languono il museo Faldetta e la palazzina Belvedere che lo ospita. Infatti, la convenzione tra il Comune e l’associazione Le Colonne è scaduta nell’ottobre scorso, e da dicembre (mese in cui è scaduta la proroga) l’Amministrazione non ha più provveduto a rinnovare la stessa. Solo grazie alla passione dei dipendenti dell’associazione, infatti, l’apertura della palazzina e del suo museo sono stati garantiti fino all’8 marzo, ma adesso il rischio è quello che il Lungomare resti orfano di quel presidio di cultura e di bellezza, e del magnifico affaccio sul porto che offre.
In un’estate in cui si prevede una riscoperta dei luoghi meno conosciuti dello Stivale, farsi trovare impreparati rappresenterebbe davvero un’occasione persa. L’ennesima.