Porticciolo, il Comune vende le quote e si riserva il diritto di nomine nel cda. Ma può farlo?
BRINDISI – Come anticipato dal Quotidiano di Brindisi, il Comune, nella vendita delle proprie quote di partecipazione (per una cifra pari a 139.000 euro) alla società che gestisce il porticciolo turistico in favore della Marinedi, avrebbe strappato la possibilità di cristallizzare, nell’accordo tra le parti, la conservazione del diritto di nominare un componente del Consiglio d’amministrazione e uno del collegio dei revisori. Tale accordo sarà ratificato nel Consiglio comunale del 21 maggio.
Qualche dubbio, in realtà, viene sollevato da chi sostiene che con la dismissione delle quote partecipative, il Comune perderà ogni diritto. Infatti, tale pratica veniva consentita dall’articolo 2450 del cc, il quale tuttavia è stato abrogato nel 2007 per contrasto agli artt. 43 e 56 del Trattato CE. Il riferimento normativo, pertanto, resta ad oggi l’art. 2449 del cc, che contempla solo la possibilità per il pubblico di nomine proporzionali alla partecipazione al capitale sociale. Perdendo la partecipazione alla società, pertanto, il Comune dovrebbe perdere anche ogni diritto di nomina di componenti nella gestione del porticciolo.