BRINDISI – L’emergenza Covid-19 ha sconvolto il pianeta e messo sotto gli occhi di tutti le contraddizioni di una società già da anni ampiamente diseguale.
In questa “Fase 2” così difficile e confusa, in cui emerge la paura per il futuro, come “Ora tocca a noi” vogliamo aprire una discussione collettiva che provi a disegnare davvero una fase nuova, la Fase Sud, con un percorso lanciato sui social network nelle scorse settimane.
In questo momento è necessario che lo Stato non abbandoni i Comuni, costringendoli a far pagare ai cittadini le conseguenze del Covid attraverso tagli ai servizi. Chiediamo, quindi, che il Governo rimborsi i Comuni delle imposte non riscosse a causa del Covid e vogliamo che si avvii un processo di rinnovamento negli enti locali fatto di investimenti, ricambio generazionale, discussione sul modello di sviluppo che non lasci il sud ancora più indietro nelle conseguenze economiche della pandemia.
Abbiamo rimesso al centro il Sud e le questioni storiche che lo riguardano: la mancanza di investimenti, la drammatica situazione della sanità, l’emigrazione giovanile, le ricadute economiche del Covid analizzate dall’Istituto SVIMEZ. Questioni che riteniamo debbano tornare al centro del dibattito e dell’agenda politica nazionale.
Soprattutto a seguito della pandemia che si è sviluppata, la grande sfida dei nostri tempi sarà la transizione ecologica e la conversione sostenibile del modello di sviluppo. Una ferita aperta nella nostra città che si trova di fronte ad un bivio storico. Crediamo che stia arrivando l’ultimo treno per dare un futuro sostenibile ad un modello industriale vetusto, alla possibilità di lasciarci alle spalle il ricatto lavoro-ambiente. Ora più che mai è il tempo di un green new deal per l’Europa, per l’Italia e per Brindisi.
Siamo partiti raccogliendo le storie di chi più ha subito le conseguenze di questa emergenza: commercianti, giovani imprenditori, lavoratori a rischio, lavoratori/operatori del turismo e della cultura, raccogliendo le loro esperienze, i loro bisogni e le loro proposte.
Vogliamo dare un contributo alla ripresa della nostra città con un piano per il commercio, provando a concepire una città nuova con pedonalizzazioni, cicloviabilità e facilitazioni per l’occupazione di suolo pubblico per i commercianti. Abbiamo proposto di sviluppare un servizio online attraverso un’app che permetta ai locali di gestire le prenotazioni ed evitare assembramenti.
Vogliamo ripartire dalla cultura, facilitando l’organizzazione di piccole iniziative promosse dai locali commerciali e prevedendo una rassegna estiva a cura della Fondazione Teatro Verdi che, dalla periferia al centro, attraverso piccoli eventi riporti vitalità nei quartieri della nostra città.
Crediamo fortemente che si debba ripartire dal turismo, investendo in un adeguato piano di marketing territoriale, riaprendo in sicurezza i nostri beni monumentali e investendo sulle vocazioni del nostro territorio pienamente compatibili con le restrizioni Covid: turismo lento, naturalistico, cicloturismo, percorsi enogastronomici.
Supereremo le difficoltà di questa emergenza insieme, ripartendo da Brindisi e dal Sud Italia. Crediamo che questa pandemia debba rappresentare un campanello d’allarme, un ultimatum per tutti noi affinché si agisca a tutti i livelli per costruire un modello di società più giusto che non lasci nessuno indietro.
Comunicato stampa – Ora tocca a noi