BRINDISI – In un momento di smarrimento così complesso per l’intera comunità nazionale, anche dopo gli ultimi interventi legislativi e l’annunciata apertura della c.d. “fase due”, l’intero mondo della scuola sembra essere ancora avvolto in un velo di indeterminatezza e confusione.
In questi mesi di lockdown tutti gli studenti si sono trovati costretti ad abbandonare gli abituali metodi didattici per sperimentare le lezioni a distanza. Senza non poche difficoltà dopo qualche settimana quasi tutte le istituzioni scolastiche si sono adeguate nell’attivare la didattica online, ma ciò ha immediatamente messo in luce un ulteriore motivo di disuguaglianze e di mancato accesso al fondamentale diritto allo studio, il c.d. “digital divide”, ovvero la mancanza per molti studenti delle condizioni di accesso alla didattica online (pensiamo alla disponibilità di mezzi tecnologici o di una rete internet piuttosto che ancora più diffuse situazioni in cui nello stesso nucleo familiare in presenza di più figli non è possibile per tutti accedere contemporaneamente alla didattica).
Secondo i dati ISTAT in Puglia il 30,40% delle famiglie non dispone di un accesso internet da casa e il 43,20% non dispone di un computer o tablet in casa.
Alla luce di questi dati risulta quanto mai necessario quindi agire per colmare questo gap e garantire a tutti gli studenti l’esercizio del diritto allo studio in questo momento di emergenza che, per quel che riguarda le scuole e le università, rischia di prolungarsi ancora per molti mesi.
La Regione Puglia ha destinato 2 milioni di euro per questo tipo di interventi e in questi giorni è iniziata la distribuzione attraverso le scuole con il sostegno della Protezione Civile del Comune di Brindisi, che ringraziamo sentitamente per l’impegno profuso anche in questa azione. Tuttavia, queste risorse risultano ancora insufficienti se le immaginiamo diluite per tutte le scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio regionale e ancora nulla si è mosso per aiutare gli studenti universitari.
È urgente allora invocare a gran voce un intervento deciso da parte del Ministero dell’Istruzione e della Regione Puglia, anche distraendo le somme impegnate in altre voci del diritto allo studio (agevolazioni sui trasporti, bandi per progetti scolastici, ecc.) per destinare le risorse all’acquisto di pc, tablet e reti internet per le famiglie indigenti.
Nessuno deve rimanere indietro, in particolare gli studenti a cui deve essere garantito, come recita la Costituzione, l’accesso a tutti i livelli della formazione scolastica. I nostri territori non possono pagare anche il prezzo di un’emergenza educativa, oltre a quella sanitaria ed economica, visti già i preoccupanti tassi di dispersione scolastica vicini al 20%.
Comunicato stampa – Ora tocca a noi