FdI: “Rossi spieghi: nonostante la fermata del cracking, gli inquinanti sono ancora alle stelle”
BRINDISI – Strumentalizzare una delle più grandi aziende del territorio, l’ENI Versalis, utilizzandone i lavoratori per fini elettorali ha dell’incredibile.
Così come lo ha il ricatto ambientale e quello della tutela della salute, che di primo acchito, agli occhi di un lettore sprovveduto, parrebbe apportare consensi in termini di campagna elettorale, ma, entrando nel merito della vicenda e, dunque, analizzando i dati Arpa con l’attenzione che meritano, le iniziali certezze, in termini di consenso, vacillano e si trasformano inevitabilmente in un boomerang, che nessuno riuscirà a fermare.
Il Sindaco Rossi dovrebbe comprendere che è il Sindaco di tutti, che non svolge più il ruolo di consigliere di opposizione, mentre oggi assistiamo alla divisione della città che il Sindaco stesso ha creato, chi è in linea con il suo pensiero, contro chiunque non lo sia, e quindi contro i Sindacati, contro Confindustria, contro le opposizioni, contro i Partiti e i gruppi consiliari di centro destra, perfino contro i cittadini che osano contraddirlo.
In buona sostanza, il Sindaco è riuscito ad alimentare una tensione sociale, già provata e piegata dall’emergenza sanitaria.
Da ultimo, ma non per questo meno rilevante, chiediamo al Sindaco “come mai, a 8 giorni dalla prima ordinanza sindacale e a 15 giorni dalla fermata del Cracking, proprio la centralina da lui menzionata per il basso livello di traffico automobilistico, la centralina SISRI, nella giornata di mercoledì 27 c.m. ha registrato una media di inquinante C6H6 (benzene), pari a 3 microgrammi su metrocubo”?
Saremmo davvero tanto curiosi, quanto grati, di ricevere una risposta in merito al quesito posto.
Sabrina De Punzio
Commissario Cittadino FDI BRINDISI
Ilario D’Amato
Componente Direttivo Provinciale FDI BRINDISI